Telecom Italia ha patteggiato per il caso che ha al centro sim false secondo l’accusa utilizzate per gonfiare i conti dell’azienda: pagherà 600mila euro.
Il gup di Milano ha accettato l’accordo riconoscendo alla telco di aver adottato tutte le misure di prevenzione .
Il processo comunque continua ed entrerà nel vivo davanti ai giudici della terza sezione penale del tribunale il prossimo 8 ottobre: ad essere rinviati a giudizio sono gli ex manager della telco ritenuti responsabili o direttamente coinvolti con i fatti sotto accusa in base al principio di responsabilità degli enti previsto dalla legge 231: l’ex-ad Riccardo Ruggiero, Massimo Castelli e Luca Luciani.
Ora che la posizione di Telecom è stata di fatto “sanata” l’azienda parteciperà al dibattimento come parte civile contro gli ex dirigenti.
I tre sono indagati per truffa aggravata, false comunicazioni sociali e ostacolo all’autorità di vigilanza Agcom: dato che questa ha sede a Roma, gli accusati avevano chiesto di spostare il processo a Roma in qualità di foro di competenza territoriale. Tuttavia il giudice ha respinto tale eccezione sulla competenza territoriale rilevando che la competenza sia di Milano in quanto le decisioni venivano prese nel capoluogo lombardo, anche se poi le comunicazioni venivano fatte a Roma.
Claudio Tamburrino