Milano – È dalle pagine web del sito 191.it , legato all’offerta business, che Telecom Italia ha voluto avvisare la propria clientela broadband della situazione attuale che vede in difficoltà la connettività italiana .
“È stata riscontrata su Internet – si legge nel comunicato, a cui si sono aggiunte le indicazioni fornite dal portale HelpAdsl – una notevole diffusione di software malevolo di tipo spyware o adware il cui effetto si manifesta nella possibile difficoltà di connessione e nel saltuario sovraccarico dei sistemi DNS dei vari Internet Service Provider.
A causa di tale situazione, benché Telecom Italia abbia già adottato contromisure significative, si potranno verificare ritardi nella consegna della posta elettronica e problemi di navigazione.
Se dovesse avere problemi analoghi a quelli descritti, suggeriamo di verificare sul suo computer lo stato di aggiornamento dei software antivirus e antispyware e la impostazione dei seguenti indirizzi DNS: primario 151.99.125.1, secondario 151.99.0.100.
Per maggiori informazioni può contattare il Servizio Clienti 191.2.2.
Siamo spiacenti per gli inconvenienti che questa situazione sta creando a molti utenti Internet” .
La notizia è stata data anche da telegiornali e carta stampata , e non è mancata la reazione dell’utenza italiana (addetti ai lavori e non) che popola la blogosfera: il problema del degrado dei servizi di connettività, come segnala il presidente di Aiip Stefano Quintarelli, si verifica solo in Italia e ciò appare anomalo: “Se c’è un malware che attacca i DNS di un operatore, lo stesso problema lo dovrebbero lamentare più o meno tutti gli operatori, e non solo in Italia ma anche all’estero”.
L’anomalia potrebbe trovare spiegazione nel fatto “che la diffusione del malware sia avvenuta solo in Italia e prevalentemente su operatori che servono clientela residenziale”. Orientato a credere che il fenomeno sia dovuto a due problemi simultanei, la saturazione del network e un DDOS, Quintarelli avanza un’ulteriore ipotesi, “che il numero di celle che arrivano sugli switch ATM sia molto elevato e quindi gli switch, pur avendo banda sufficiente, in realtà vanno in crisi di CPU”.
D.B.