Bologna – Riprogrammavano i centralini di Telecom Italia , aggirandone i sistemi di sicurezza, per fare telefonate gratis. Decine di migliaia di telefonate per un valore di 350mila euro. Si tratta di una frode scoperta dalla Polizia delle Comunicazioni di Bologna, che ha denunciato i responsabili per accesso abusivo a sistemi telematici e frode telematica.
Come riporta UltimoMiglio.news , si tratta di undici “pirati telefonici” che erano riusciti a trovare il modo di programmare i centralini Telecom per far generare automaticamente, ad ogni ora del giorno e della notte, chiamate telefoniche destinate verso più di 50 numeri di telefono cellulare con profilo tariffario “autoricaricabile”.
“In questo modo – spiega UltimoMiglio.news – per circa un anno hanno accumulato ingenti somme di denaro, che poi sfruttavano per esigenze personali di traffico telefonico, ma soprattutto per effettuare chiamate a numeri a tariffazione speciale del tipo 899, da loro precedentemente attivati. Il credito telefonico, ottenuto in maniera illecita, veniva così convertito in denaro contante”. L’indagine è partita nella scorsa primavera e si è estesa a Torino, Bari, Reggio Calabria, Taranto e Catanzaro.
Dalle perquisizioni e accertamenti condotti si è arrivati a calcolare un giro d’affari, corrispondente al danno subito da Telecom Italia, superiore ai 350mila euro. Incensurati gli autori della frode, fra cui ci sono un imprenditore edile e alcuni operai. A smascherarli, secondo il notiziario di ADUC , gli alert generati dai sistemi di controllo, che segnalano le impennate anomale di traffico telefonico.
Dario Bonacina