Telefonare in Italia costa caro

Telefonare in Italia costa caro

Non lo dice l'Autorità TLC italiana, lo dice invece il Garante britannico, che si lamenta dei costi della telefonia fissa nel Belpaese. Diverso il discorso sul mobile
Non lo dice l'Autorità TLC italiana, lo dice invece il Garante britannico, che si lamenta dei costi della telefonia fissa nel Belpaese. Diverso il discorso sul mobile

C’è una classifica, nel mercato delle telecomunicazioni, in cui l’Italia svetta in prima posizione. Il primato non è però lusinghiero – soprattutto per gli utenti-consumatori – perché riguarda i costi delle telefonate su rete fissa, che nella Penisola sono i più cari d’Europa, secondo lo studio The consumer Experience condotto da Ofcom , l’Authority TLC britannica.

Nella ricerca, come spiega Ultimomiglio.news sono messi a confronto i mercati di Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti sui prezzi dei servizi TLC: telefonate, banda larga, televisione digitale e IPTV.

Per quanto riguarda la telefonia fissa, Ofcom ha basato i propri calcoli su un “paniere” di 430 minuti di conversazione in telefonate “urbane, nazionali, internazionali, verso i cellulari, in orario di punta e nella fascia ridotta, per una durata media di 3 minuti a telefonata” e basandosi sulle tariffe più basse dei tre operatori più grandi sul mercato. L’inchiesta evidenzia come un utente medio in Italia spenda 37,27 euro, più di un francese (34,7 euro), di un americano e di un tedesco (31,9 euro) e di un britannico (31,2 euro): “rispetto ai londinesi – spiega Ultimimiglio.news citando lo studio – i romani spendono circa il 20% in più”.

A livello di tariffe europee il Belpaese risulta tra i mercati in cui sarebbe più economico telefonare su rete mobile , soprattutto per gli utenti con schede ricaricabili prepagate.

Anche per questo settore Ofcom ha elaborato un mix di servizi voce e dati combinati con il tipo di telefonino utilizzato. Nel mercato dei clienti abbonati, il Paese che risulta più caro risulta essere la Germania con 65 euro (60,6 euro per il servizio e 4,4 per il valore dell’apparecchio), mentre per l’utente italiano, considerando la tassa di concessione governativa che grava sugli abbonamenti, è di 46,6 euro (42,90 euro per i servizi, 3,7 come “ammortamento” del telefonino). Chi ha una carta prepagata spende in media 30 euro al mese, in Germania la media sale a 31,5 euro, nel Regno Unito a 36,6 euro, negli USA a 41,4 euro. “I bassi prezzi che si riscontrano in Italia sono almeno in parte l’effetto della scelta degli operatori di focalizzarsi sul mercato pre-pay – spiega la ricerca Ofcom – con oltre il 90% di connessioni mobili attive con questo sistema di pagamento”.

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Pubblicato il
26 nov 2007
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