Roma – Egregia redazione, vorrei segnalare questo caso, non grave in quanto tale ma sintomatico dei soliti problemi che affliggono l’Italia quando cerca equità e trasparenza.
Il monopolio telefonico pubblico, con tutte le sue inefficienze e iniquità, sembrava doversi dirigere verso un cammino di reale concorrenza e relativa maggiore soddisfazione del consumatore. Non più canone, minori tariffe, maggiore cortesia ecc.
Allo stato attuale sembra che si stia delineando un duopolio fra Telecom ed Infostrada (guarda chi c’è, l’Enel!). Gli altri operatori hanno forti difficoltà nel garantire un servizio realmente completo e concorrenziale, anche perchè occorre tempo per riconvertire il sistema (ma c’è la volontà di farlo il più presto possibile ?).
Infostrada, con tutta la sua promozione per erodere quote di mercato, le tariffe sempre più allineate a quelle del competitor principale, sembra aver bene assorbito le politiche del suo controllante, l’Enel! Chiediamo ad un ente che ha delle tariffe dell’elettricità fra le più alte in Europa di rendere più funzionale il mercato della telefonia? Ogni pensiero è lecito.
Ecco i fatti: chi naviga in Internet ha bisogno di più provider, vuoi perchè il server può non rispondere, vuoi per il traffico che può congestionare i maggiori POP. Avendo un abbonamento Infostrada senza preselezione automatica, nelle connessioni di Accesso Remoto per altri provider che non fossero Libero ho messo il 1055 davanti al numero urbano.
Risultato: costo orario di connessione oltre Lire 4000, contro le mille lire orarie del POP Libero Infostrada. Con Telecom invece si paga la tariffa urbana e si ha quindi la possibilità di scegliere più punti d’accesso.
Interrogato il 155, mi hanno informato che vi è una postilla contrattuale che stabilisce così (tutto vero). Ho detto alla solerte operatrice che, come cliente Infostrada, ho dato fiducia al loro servizio e, nel caso mi rivolgessi totalmente a loro, sarei premiato pagando 3000 lire all’ora in più!! E se avessi avuto la preselezione automatica? Se il POP Libero non funzionasse? Mi ha risposto che bisogna guardarsi attorno, e mi ha fatto le sue più sentite scuse, dicendo che avrebbe informato chi di dovere.
Ringraziando l’Authority per la vigilanza prestata, aspettando l’epoca in cui i nostri figli potranno realmente decidere a chi pagare le loro bollette, saluto e ringrazio quelle persone che in ogni caso hanno fatto qualcosa per attenuare le iniquità delle utilities pubbliche. Magari solo aprendo gli occhi e difendendo (ove possibile) il difendibile.
Grazie per l’attenzione.