Roma – Bloccati dall’ Autorità TLC gli aumenti tariffari sulla telefonia fissa inizialmente decisi da Telecom Italia . Un congelamento della rimodulazione delle tariffe che è stato accolto con interesse dai consumatori.
AltroConsumo ha peraltro sottolineato come da uno studio che mette in parallelo la situazione tariffaria italiana rispetto a quella di altri importanti paesi europei si evidenziano squilibri che vanno risolti abbattendo le tariffe .
In particolare, l’Associazione afferma che già oggi la telefonia fissa italiana costa il 6% più della media tra Germania, Francia, Spagna e Regno Unito . “Se le richieste di Telecom fossero accolte – spiegano i consumatori – si passerebbe a + 13%”.
Secondo AltroConsumo, ascoltata ieri proprio dall’Autorità TLC sulla questione tariffaria, ci sono tutti gli spazi per ridurre di almeno il 10% le tariffe per le chiamate da fisso a mobile. “Rispetto alle tariffe fisso-mobile del Regno Unito oggi l’Italia è già più cara del 48% – affermano i consumatori – Dove vogliamo arrivare?”. In uno schema (vedi grafico in questa pagina), AltroConsumo evidenzia i costi delle chiamate fisso-mobile nei principali paesi.
Una maggiore concorrenza, spiega AltroConsumo, porterebbe ad una riduzione delle tariffe fisso-mobile decisamente drastica perché, come scritto nella Relazione 2004 della Commissione europea sull’attuazione delle norme TLC, i paesi dove la competizione funziona al meglio (in particolare il Regno Unito) le tariffe sono scese in un anno di più del 50% .
Secondo AltroConsumo, la proposta di Telecom, bloccata dall’Autorità, con l’aumento del 27,2% nello scatto alla risposta avrebbe cancellato gli effetti della riduzione delle tariffe al minuto, in particolare nelle chiamate brevi. E nelle ore di punta le chiamate sotto i 4 minuti nella proposta Telecom sarebbero costate più di prima. Nelle altre fasce orarie tutte le chiamate fino a 6 minuti sarebbero anche costate di più.