Telegram: sanzione di un milione in Australia

Telegram: sanzione di un milione in Australia

Il garante della privacy ha inflitto una multa di quasi un milione di dollari a Telegram per non aver risposto ad una richiesta di informazioni.
Telegram: sanzione di un milione in Australia
Il garante della privacy ha inflitto una multa di quasi un milione di dollari a Telegram per non aver risposto ad una richiesta di informazioni.

Il garante della privacy australiano (eSafety Commissioner) ha inflitto una sanzione di circa un milione di dollari a Telegram per non aver fornito informazioni sulle misure adottate per impedire la diffusione di contenuti violenti e materiale pedopornografico. La richiesta era stata inviata quasi un anno fa a diverse aziende statunitensi.

Telegram non ha rispettato la scadenza

A metà marzo 2024, la commissaria Julie Inman Grant ha dichiarato che continuano ad arrivare segnalazioni su contenuti relativi agli attentati terroristici, tra cui quello di Christchurch del 2019. Per questo motivo era stato chiesto a Google, Meta, X, WhatsApp, Telegram e Reddit di comunicare quali misure hanno implementato per contrastare la diffusione di questo tipo di materiale.

In base ad uno studio dell’OCSE, al primo posto delle piattaforme con il maggior numero di contenuti terroristi e violenti c’è Telegram. Seguono YouTube, X, Facebook e Instagram.

A Telegram e Reddit erano state anche chieste informazioni sul contrasto alla diffusione di contenuti pedopornografici. Le sei aziende avevano 49 giorni di tempo per rispondere. Google, Meta, WhatsApp e Reddit hanno risposto entro la scadenza del 6 maggio 2024, mentre Telegram ha risposto il 13 ottobre 2024. X ha invece presentato ricorso al tribunale di appello.

L’azienda guidata da Pavel Durov dovrà pertanto pagare una multa di 957.780 dollari australiani per aver ostacolato l’attività del garante, in particolare la pubblicato del report sulla trasparenza. Telegram ha ora 28 giorni per pagare la sanzione, altrimenti potrebbe essere avviata un’azione legale.

Un portavoce di Telegram ha dichiarato:

La sanzione ingiusta e sproporzionata riguarda solo i tempi di risposta e intendiamo presentare ricorso.

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Pubblicato il
24 feb 2025
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