La piattaforma di messaggistica istantanea Telegram ha annunciato l’introduzione di account business a pagamento per gli utenti con account personali. Questa novità consente agli utenti di convertire i loro account personali in account commerciali tramite il pagamento di una quota mensile.
Funzionalità degli account business
Gli account business offrono diverse funzionalità pensate per le esigenze delle aziende. Tra queste, la possibilità di elencare informazioni come la posizione e gli orari di apertura, utili per piccoli bar e negozi. Inoltre, gli account business consentono l’organizzazione delle chat con etichette colorate, l’utilizzo di saluti automatici e scorciatoie per risposte rapide.
Integrazione di chatbot alimentati dall’intelligenza artificiale
Nel suo annuncio, Telegram ha anticipato il lancio di ulteriori funzionalità per le aziende nel corso di questo mese, tra cui un modo per integrare chatbot alimentati dall’intelligenza artificiale per il servizio clienti. Secondo la dichiarazione del fondatore Pavel Durov, “Gli account Telegram Business potranno aggiungere senza problemi chatbot come segretari invisibili per rispondere a tutte o a determinate chat. Grazie all’AI questi chatbot possono portare l’automazione del servizio clienti a un livello completamente nuovo“.
Competizione con WhatsApp Business
Con queste nuove funzionalità, Telegram sta cercando di competere con WhatsApp Business, che lo scorso anno ha superato i 200 milioni di utenti attivi mensili. Una delle principali differenze tra le due piattaforme è che Telegram richiede un abbonamento per utilizzare le funzioni business, mentre WhatsApp si basa sul tipo di conversazioni e sulla frequenza delle chat per generare entrate.
Strategie di monetizzazione di Telegram
Nel corso degli ultimi due anni, Telegram ha puntato ad aumentare i propri ricavi attraverso diverse strategie di monetizzazione, come abbonamenti premium, portafogli di criptovalute autocustoditi, aste per nomi utente premium e una piattaforma pubblicitaria in arrivo questo mese, che prevede un programma di revenue sharing per i canali.