Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha inflitto una sanzione da oltre 26 milioni di euro a Enel Energia per punire le pratiche di telemarketing aggressive poste in essere nei confronti dell’utenza. Spiega in particolare l’Autorità:
Il provvedimento arriva al termine di una complessa attività avviata dall’Autorità a seguito di centinaia di segnalazioni e reclami di utenti che lamentavano la ricezione, in nome e per conto di Enel Energia, di telefonate promozionali indesiderate, anche su disco pre-registrato, la difficoltà di esercitare i propri diritti in tema di protezioni dati personali e, più in generale, problemi derivanti dalla gestione dei dati nell’ambito dei servizi di fornitura energetica, ivi compresi i trattamenti svolti tramite l’area riservata del sito della società e la app di gestione dei consumi (cd. Profilo unico).
Con questa sanzione e con l’obbligo di correggere le pratiche di marketing da adesso in avanti, viene a sanarsi una situazione che non sembra essere tuttavia isolata. Lo stesso Garante Privacy solleva il problema facendo notare come, “con l’approssimarsi della scadenza per il passaggio dal mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas al mercato libero“, l’aggressività delle politiche di marketing sia aumentata considerevolmente: una vera e propria rincorsa del cliente praticata da più aziende, insomma, e costellata di telefonate indesiderate e altre iniziative sicuramente border-line rispetto alle prescrizioni dell’Authority.
Enel Energia dovrà adeguarsi e l’intera concorrenza è avvisata: non sarà il passaggio al mercato libero a poter concedere libertà in termini di accaparramento della clientela e, anzi, proprio in questa fase sarà importante difendere il consumatore affinché possa portare avanti scelte libere e consapevoli. L’OK alla riforma del Registro delle Opposizioni siglato dal Garante va nella medesima direzione: laddove le aziende si spingono oltre, l’utente deve avere uno strumento affidabile con il quale porsi in posizione di salvaguardia.