Telemarketing: codice di condotta per call center

Telemarketing: codice di condotta per call center

AGCOM ha approvato un codice di condotta per contrastare il telemarketing selvaggio attraverso un serie di regole per operatori e call center.
Telemarketing: codice di condotta per call center
AGCOM ha approvato un codice di condotta per contrastare il telemarketing selvaggio attraverso un serie di regole per operatori e call center.

A fine marzo, il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato un codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling, ma le regole non sono ancora entrate in vigore. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha invece approvato un codice di condotta specifico per i call center.

Le regole per gli operatori e i call center

Nonostante varie iniziative, tra cui il Registro Pubblico delle Opposizioni, il fenomeno del telemarketing selvaggio non è stato debellato, come dimostrano la confisca delle banche dati e le multe inflitte a TIM, Green Network e Sorgenia all’inizio di giugno.

Il codice di condotta, approvato da AGCOM il 26 luglio, stabilisce una serie di misure che devono essere implementate dagli operatori di telecomunicazioni e dai partner che svolgono attività di call center. L’obiettivo è contrastare il telemarketing illegale. L’adesione al codice di condotta è volontaria e si applica solo alle telefonate (non agli SMS). I principali operatori hanno già accolto l’invito, mentre non è noto quali call center abbiano accettato di rispettare le regole.

Il codice di condotta impone agli operatori di utilizzare call center con determinati requisiti di qualità e iscritti al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione). I call center devono invece utilizzare solo liste di numeri di telefono fornite dagli operatori (che a loro volta hanno ottenuto il consenso dagli utenti), quindi non è consentito l’uso di numeri presenti nelle blacklist.

Gli operatori devono inoltre controllare l’attività dei call center e prevedere penalizzazioni contrattuali per quelli che non rispettano la normativa vigente. I call center sono chiamati a rispettare precise regole di trasparenza per l’acquisizione dei contratti. Infine, i consumatori devono poter richiamare il call center.

Quest’ultima possibilità prevede quindi la visualizzazione del numero chiamante, nota come Caller Line Identification (CLI). L’autorità ha tuttavia evidenziato l’assenza di norme che obblighino i call center ad adottare una numerazione riconoscibile e consentano di contrastare il cosiddetto spoofing del numero telefonico (CLI fasullo).

Fonte: AGCOM
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Pubblicato il
2 ago 2023
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