Telemarketing: in vigore il codice di condotta

Telemarketing: in vigore il codice di condotta

È entrato in vigore il codice di condotta approvato dal garante della privacy che dovrebbe limitare il fenomeno del telemarketing selvaggio.
Telemarketing: in vigore il codice di condotta
È entrato in vigore il codice di condotta approvato dal garante della privacy che dovrebbe limitare il fenomeno del telemarketing selvaggio.

Dal fine settimana è in vigore il codice di condotta per le attività di teleselling e telemarketing approvato il 9 marzo 2023 dal Garante per la protezione dei dati personali e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27 marzo 2024. Il 17 marzo 2024 era avvenuto l’accreditamento dell’Organismo di monitoraggio (Odm) che vigilerà sul rispetto del codice.

Servirà a bloccare le chiamate indesiderate?

Come hanno scoperto migliaia di cittadini italiani, il Registro Pubblico delle Opposizioni (RPO) è praticamente inutile (da alcune settimane circolano voci su un possibile Registro Pubblico dei Consensi), in quanto continuano le chiamate indesiderate nonostante l’iscrizione. Il codice di condotta dovrebbe limitare il telemarketing selvaggio, ma l’adesione è volontaria, quindi è probabile che arriveranno ancora telefonate da call center abusivi dall’estero.

Chiunque svolga attività di telemarketing/teleselling è obbligato ad iscriversi al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC). Gli utenti possono effettuare la ricerca del numero di telefono. Quest’ultimo deve essere sempre visibile (identificazione del chiamante) e avere il prefisso 0844 (come stabilito dalla delibera 156/18/CIR di AGCOM del 2018).

I call center devono accedere al RPO per verificare la presenza del numero telefonico dell’utente e rispettare le black list dei committenti, ovvero l’elenco dei numeri che hanno negato il consenso. Il codice di condotta vieta di effettuare telefonate prima delle 9:00 e dopo le 20:00 dal lunedì al venerdì, prima delle 10:00 e dopo le 19:00 il sabato o i giorni prefestivi, la
domenica o i giorni festivi.

Le società che aderiscono al codice devono inoltre rispettare i diritti degli utenti (opposizione al trattamento, modifica e cancellazione dei dati). Queste informazioni devono essere fornite durante la telefonata. Il committente deve controllare l’operato del call center e inserire nei contratti specifiche penali, come il mancato pagamento della provvigione.

Gianluca Di Ascenzo, responsabile privacy del Codacons, ha dichiarato:

Il telemarketing selvaggio continua ad essere una piaga in Italia. Con questo codice di condotta sarà possibile almeno in parte arginare il fenomeno, prevedendo precise responsabilità in capo a società di luce, gas, telefonia, ecc, che si affidano ai call center illegali, e sanzioni per gli operatori che non rispetteranno la privacy degli utenti.

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Pubblicato il
30 set 2024
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