A distanza di oltre un mese dal problema hardware, la NASA ha comunicato che lo switch alle unità di backup è stato effettuato con successo. Il payload computer di riserva è stato attivato e presto la strumentazione scientifica a bordo del telescopio Hubble tornerà pienamente operativa.
Hubble funziona ancora dopo 31 anni
Hubble è nello spazio dal 1990. Durante i suoi 31 anni di vita ha subito cinque “interventi”, ovvero missioni di servizio operate dagli astronauti dello Space Shuttle. L’ultima è stata portata a termine del 2009, quando venne installata una nuova unità Science Instrument Command and Data Handling (SI C&DH). Come è noto, gli Shuttle sono andati in pensione, quindi l’unico modo per risolvere il problema al payload computer rilevato il 13 giugno era effettuare lo switch alle unità di backup.
Dopo vari test e simulazioni, gli ingegneri della NASA hanno avviato la procedura il 15 luglio. Fortunatamente l’operazione è stata completata con successo. In particolare sono stati attivati la Power Control Unit (PCU) e il Command Unit/Science Data Formatter (CU/SDF) di riserva che si trovano all’interno dell’unità SI C&DH. La PCU garantisce una tensione di 5 Volt stabile al payload computer, mentre il CD/SDF invia e formatta comandi e dati.
È stato effettuato lo switch di altri componenti hardware e quindi attivato il payload computer di backup, sul quale è stato caricato il software di volo. Prima di ripristinare l’operatività completa del telescopio è necessario attendere qualche giorno per verificare che tutto funzioni correttamente.
Gli ingegneri dovranno ora ripristinare la strumentazione scientifica che si trova in “safe mode” dal 13 giugno. Verranno eseguite varie procedure, tra cui la verifica della corretta temperatura di funzionamento. Dopo una calibrazione, la strumentazione tornerà operativa.
Aggiornamento (18/07/2021): la NASA ha ripristinato l’operatività della strumentazione scientifica. Riprendono quindi le osservazioni spaziali di Hubble.