Da circa due settimane il telescopio spaziale Hubble è non operativo, quindi non può raccogliere dati scientifici. La NASA ha rilevato un problema al “payload computer” che controlla gli strumenti di bordo. Il computer principale ha quindi attivato automaticamente la “modalità provvisoria”. Gli ingegneri dell’agenzia spaziale non hanno ancora scoperto il motivo del malfunzionamento.
Hubble non operativo: problema hardware?
Il payload computer è bloccato dal 13 giugno. Si tratta di un NASA Standard Spacecraft Computer-1 (NSSC-1) realizzato negli anni ’80 (Hubble è stato lancio nel 1990) e parte dell’unità Science Instrument Command and Data Handling (SI C&DH). Sul telescopio c’è un secondo payload computer per la ridondanza. Entrambi possono accedere a quattro moduli indipendenti di memoria CMOS. Solo uno di essi viene utilizzato, mentre gli altri tre servono come backup.
Il 14 giugno è stato tentato il riavvio del computer, ma senza successo. La NASA ipotizzava che il problema fosse dovuto ad un modulo di memoria. Dopo aver eseguito vari test si è scoperto che altri componenti hardware potrebbero aver causato il malfunzionamento. L’unità SI C&DH, installata nel 2009 dagli astronauti dello Shuttle Atlantis al posto dell’unità originale, include anche:
- un Central Processing Module (CPM) che elabora i comandi per il controllo degli strumenti scientifici
- una Standard Interface (STINT) che consente le comunicazioni tra CPM e altri componenti
- un bus di comunicazione che permette il passaggio di segnali e dati
- un modulo di memoria che conserva i comandi operativi
Dopo aver effettuato diversi test e utilizzato per la prima volta il computer di backup, la NASA ha rilevato gli stessi errori di lettura e scrittura nella memoria. Essendo poco probabile un problema hardware in tutti i componenti, gli ingegneri esamineranno ora un altro modulo dell’unità SI C&DH, ovvero il Command Unit/Science Data Formatter (CU/SDF).
Il CU Fromatter invia i comandi agli strumenti scientifici, mentre il Science Data Formatter riceve i dati dagli strumenti e li trasmette verso la Terra. Durante la prossima settimana verranno eseguiti altri test (anche sul regolatore di potenza per verificare i valori di tensione) ed eventualmente verrà effettuato lo switch ai corrispondenti moduli di backup.