Roma – Aumenta di settimana in settimana il numero di comuni italiani che volgono lo sguardo al software libero. Simone Coscia , consigliere comunale di Termoli (Campobasso), ha segnalato a Punto Informatico che pochi giorni prima di Natale il Consiglio ha approvato una sua mozione a favore del software aperto.
Similmente a quanto accaduto in altri comuni, l’approvazione della mozione stimola ulteriormente l’amministrazione comunale a favorire, laddove possibile, l’adozione e l’introduzione di software a codice aperto sotto due aspetti fondamentali: quello della sicurezza delle informazioni e dei documenti e quello del risparmio in fase di acquisizione delle licenze.
La mozione – spiega Coscia a PI – “è ispirata a mozioni simili già approvate in precedenza in altre regioni e comuni italiani, che alcuni amici mi hanno fatto conoscere tramite il vostro sito. Speriamo, con l’approvazione di questa mozione, di aver fatto fare anche al nostro Comune, un deciso passo avanti per la liberazione dei documenti dai vincoli dei formati proprietari”.
Nella mozione, il cui testo è disponibile a questo indirizzo si parla esplicitamente della necessità di ricorrere a formati aperti per la gestione documentale e si individua tra questi ODF (Open Document Format), spiegando che si tratta di strumenti “di estrema importanza e flessibilità per mantenere la piena compatibilità con futuri cambiamenti tecnici e avendo questo notevole impatto nel caso di realizzazione di programmi ad hoc per la PA senza nessuna conseguenza sulla facilità d’uso”.
In particolare, si invita il Comune ad adottare esclusivamente software che supportino ODF e ad utilizzare questo formato per la distribuzione documentale anche al pubblico.
Nella mozione si chiede anche di far conoscere il software libero ad altri enti pubblici e di diffonderlo nelle scuole , anche in virtù “del valore didattico e culturale” del software a codice aperto.
Va detto che la mozione arriva in un comune, Termoli, che ha già dimostrato di essere sensibile al software libero e, più in generale, ai temi dell’innovazione tecnologica. Proprio secondo l’Ufficio Stampa del Comune, i vantaggi del software libero rispetto a quello proprietario comprendono “contenimento dei costi, trasparenza e sicurezza maggiori, non dipendenza da un unico fornitore, elevata riusabilità e possibilità di personalizzare il software”.