68 anni compiuti l’ottobre scorso, Terry Gou conferma l’intenzione di lasciare la poltrona di chairman in Foxconn (di cui è fondatore) per entrare in politica: parteciperà alle primarie del partito Kuomintang (KMT), attualmente forza d’opposizione in Taiwan, con l’obiettivo di arrivare poi a concorrere per l’elezione a Presidente del paese.
Terry Gou, da Foxconn al Taiwan
La notizia arriva da un evento andato in scena a Taipei, dove il magnate ha confermato l’indiscrezione a un esponente della stampa locale. L’idea è quella di fare un passo indietro per consentire a leve più giovani di iniziare a prendere confidenza con la guida della società, pur rimanendo coinvolto nelle decisioni di importanza strategica riguardanti il business del gruppo. A tal proposito, proprio ieri è arrivata la conferma della volontà di spostare la produzione degli iPhone in India, abbandonando così la Cina. Sul territorio indiano Foxconn già gestisce impianti dedicati ai dispositivi commercializzati da Xiaomi e Nokia (HMD Global).
Sarò coinvolto nelle decisioni più importanti dell’azienda, ma non nelle operazioni quotidiane. Ho quasi 69 anni e posso tramandare l’esperienza acquisita in 45 anni. L’obiettivo è consentire ai giovani di imparare e arrivare presto a prendere il mio posto.
Maggiori informazioni sugli step del percorso che porterà Gou ad allontanarsi gradualmente dai vertici di Foxconn per concentrarsi sulla propria carriera politica saranno resi noti agli investitori in occasione dell’AGM (Annual General Shareholders’ Meeting) che andrà in scena a fine giugno.
Voci di corridoio hanno riferito a Reuters di aver individuato in Lu Sung-Ching, oggi chairman di Foxconn Interconnect Technology, uno dei suoi possibili successori. La notizia ha innescato un’impennata nel valore del titolo sul mercato azionario, con un immediato +3,2%.
L’avventura di Foxconn, nota anche come Hon Hai Precision Industry, prende il via nel 1974 quando Gou fonda la società con un investimento pari a 7.500 dollari. Il primo impianto sorge nella città cinese di Shenzhen, concentrandosi dapprima sulla produzione di elementi per i televisori, poi per i PC. Oggi assembla, tra gli altri, i dispositivi Apple siglando contratti dal valore annuale stimato in circa 170 miliardi di dollari. Gou detiene il 9,4% del pacchetto azionario e, secondo Forbes, è l’uomo più ricco di Taiwan con un patrimonio personale stimato in 7,6 miliardi di dollari. Di recente, in seguito a un colloqui con Donald Trump, si è parlato della possibilità di realizzare un impianto anche negli Stati Uniti, più precisamente nel Wisconsin.