Elon Musk continua a far spesa per Tesla: dopo aver confermato la scorsa settimana l’acquisizione di DeepScale con l’obiettivo dichiarato di migliorare i propri sistemi di guida autonoma, l’azienda allunga le mani anche su Hibar Systems. Si tratta di una società canadese specializzata nell’allestimento di impianti da destinare alla produzione di batterie per auto elettriche, notebook e altri dispositivi.
Hibar Systems è l’acquisizione di Tesla per le batterie
L’entità dell’investimento economico messo sul piatto per finalizzare con successo l’operazione non è stata resa nota. La mossa potrebbe essere stata effettuata nei mesi scorsi, per poi essere scoperta solo nello scorso fine settimana dalla testata d’oltreoceano Electric Autonomy. Tesla elenca Hibar Systems tra le proprie sussidiarie dal 2 ottobre, ma il sito Web del team è stato spogliato dei suoi contenuti già nella giornata del 16 settembre. Di recente l’azienda ha lavorato allo sviluppo di una non meglio precisata batteria agli ioni di litio “ad alta velocità”.
Nei mesi scorsi Tesla ha acquisito anche la californiana Maxwell, altra realtà specializzata nello stesso campo. Restando in tema, proprio nelle scorse settimane abbiamo parlato di un progetto finanziato tra gli altri anche dal gruppo di Musk e destinato alla realizzazione di una batteria innovativa in grado di immagazzinare l’energia necessaria per percorrere fino a un milione di chilometri con una sola ricarica, perdendo solo il 10% della propria capacità dopo 4.000 cicli. Il segreto è da ricercare nell’impiego di elementi in grafite artificiale e in una nanostruttura in ossido di cobalto-nichel-manganese studiata in modo da contrastare il decadimento delle performance con il passare del tempo.