Tesla apre alle applicazioni di terze parti

Tesla apre alle applicazioni di terze parti

In fase di introduzione il supporto ufficiale all''interazione con le applicazioni di terze parti per le auto elettriche di Tesla.
Tesla apre alle applicazioni di terze parti
In fase di introduzione il supporto ufficiale all''interazione con le applicazioni di terze parti per le auto elettriche di Tesla.

Che l’automaker di Elon Musk abbia intenzione di rendere i suoi veicoli elettrici una piattaforma per la distribuzione del software non è cosa nuova, ma da Tesla giunge oggi una conferma a proposito del supporto ufficiale per le applicazioni di terze parti. Nella sezione relativa alle impostazioni del profilo, all’interno dell’account assegnato ai clienti, sta facendo la sua comparsa una sezione inedita e dedicata proprio a questo.

Supporto alle applicazioni di terze parti per le Tesla

A riportare per primo la notizia è stato il portale Not a Tesla App, condividendo gli screenshot visibili qui sotto. Al momento non si registrano annunci e non è consentito aggiungere alcun software, ma qualcosa si sta muovendo. Una precisazione: la novità non è da confondere con ciò che, già da tempo, permette di utilizzare app di vario tipo a bordo (inclusi i giochi), né con il presunto store ritenuto in fase di sviluppo.

Si tratta di un metodo, offerto ai possessori di un’auto elettrica del marchio, che permetterà di controllare in modo più semplice ed efficace le modalità di accesso al veicolo da parte delle applicazioni di terze parti. Una su tutte, TeslaFi, che fornisce indicazioni precise a proposito dell’utilizzo, ma solo potendo elaborare tutti i dettagli relativi al mezzo. Ha preso piede soprattutto nelle aziende che si trovano a gestire delle intere flotte.

Dovrebbe poterne poi beneficiare anche la privacy. Inoltre, un approccio di questo tipo all’interazione con i software prodotti da sviluppatori esterni, potrebbe dar vita a un ecosistema di servizi dedicato, configurato in modo non troppo differente rispetto a quanto oggi avviene, ad esempio, nell’ambito mobile. Rimangono però ancora parecchie domande senza risposta a proposito, ad esempio, del modello di business adottato, dell’eventuale commissione da riconoscere alla società per le transazioni effettuate dagli utenti e dei termini stabiliti per l’impiego delle API.

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Pubblicato il
30 giu 2023
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