Torniamo oggi a scrivere del tribolato rapporto che lega Elon Musk e la criptovaluta per eccellenza, dopo l’ennesimo post sul tema da parte del numero uno di Tesla: il CEO ha di fatto confermato che l’automaker riprenderà a vendere i suoi veicoli accettando Bitcoin come forma di pagamento, non appena la moneta digitale migliorerà in modo concreto dal punto di vista della sostenibilità.
Tesla accetterà di nuovo Bitcoin, parola di Elon Musk
L’intervento è stato come ormai da tradizione affidato a Twitter, in risposta a un report pubblicato nel fine settimana da Cointelegraph e ritenuto “inesatto” dal diretto interessato. Ne riportiamo di seguito in forma tradotta la parte più significativa, quella in cui viene reso noto che in futuro la società consentirà nuovamente di acquistare le auto elettriche sborsando BTC e non solo dollaro o euro.
Quando ci sarà conferma di un ragionevole utilizzo di energia pulita (almeno il 50%) da parte dei miner, con un trend futuro positivo, Tesla ricomincerà a consentire le transazioni in Bitcoin.
This is inaccurate. Tesla only sold ~10% of holdings to confirm BTC could be liquidated easily without moving market.
When there’s confirmation of reasonable (~50%) clean energy usage by miners with positive future trend, Tesla will resume allowing Bitcoin transactions.
— Elon Musk (@elonmusk) June 13, 2021
Nell’intervento, Elon Musk ha inoltre sottolineato come Tesla abbia venduto solo il 10% dei Bitcoin controllati con l’acquisto di febbraio per un equivalente pari a 1,5 miliardi di dollari.
Al tweet sembra poter essere almeno in parte attribuita la responsabilità del rialzo nel valore registrato durante le ultime 24 ore: si è passati da circa 35.400 dollari agli attuali oltre 39.000 dollari (fonte CoinDesk). Altri potenziali fattori scatenanti la crescita sono riconducibili alla conferma per l’adozione dell’aggiornamento Taproot e l’appoggio ricevuto da alcuni paesi del continente americano intenzionati a farne una moneta a corso legale.
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Tesla ha iniziato ad accettare Bitcoin dagli acquirenti dei veicoli nel mese di marzo, salvo poi tornare sui suoi passi poche settimane più tardi e ipotizzando di abbracciare un’altra criptovaluta, Dogecoin.