Tesla ha comunicato al Procuratore Generale del Maine che il data breach di maggio è stato causato da due ex dipendenti. Il quotidiano tedesco Handelsblatt ha ricevuto circa 100 GB di dati che contengono informazioni aziendali riservate e quelle di oltre 75.700 dipendenti.
Rubati i dati di oltre 75.700 persone
In base alle notifica inviata al Procuratore Generale del Maine, il data breach è avvenuto il 10 maggio. Handelsblatt ha informato Tesla di aver ricevuto circa 100 GB di dati, tra cui diversi documenti che evidenziano i problemi tecnici delle automobili. Tra il 2015 e il 2022, i proprietari hanno segnalato difetti al sistema frenante, all’acceleratore e alla tecnologia Autopilot.
Tesla ha ora confermato che sono stati rubati anche i dati di 75.735 dipendenti (ex e attuali). Le informazioni personali presenti nel database sono nome, cognome, indirizzo email, indirizzo di residenza, numero di telefono e numero di previdenza sociale. Il quotidiano tedesco non ha pubblicato nessun dato personale.
Al termine dell’indagine, Tesla ha scoperto che gli autori del furto sono due ex dipendenti. Questi ultimi sono stati identificati e denunciati. Ciò ha portato al sequestro dei loro dispositivi elettronici, L’azienda di Elon Musk ha inoltre chiesto e ottenuto dal giudice un ordine per impedire uso, accesso e diffusione online delle informazioni.
Tesla non ha trovato prove di un utilizzo illecito dei dati (ad esempio per furto d’identità o phishing). La casa automobilistica promette l’implementazione di misure appropriate per proteggere i dati e garantire la privacy dei dipendenti.