Tesla e AMD unite per la guida autonoma

Tesla e AMD unite per la guida autonoma

Le due corporation statunitensi si sarebbero alleate per realizzare l'hardware necessario a gestire la guida totalmente autonoma, una notizia che se confermata rappresenterebbe un pessimo segnale per NVIDIA
Le due corporation statunitensi si sarebbero alleate per realizzare l'hardware necessario a gestire la guida totalmente autonoma, una notizia che se confermata rappresenterebbe un pessimo segnale per NVIDIA

Stando alle indiscrezioni pubblicate da CNBC , Tesla avrebbe scelto AMD come partner tecnologico per lo sviluppo di un nuovo chip ottimizzato per gli algoritmi dell’intelligenza artificiale. Prevedibilmente, l’obiettivo finale è integrare il nuovo hardware sulle auto a guida totalmente autonoma .

La soffiata arriverebbe da Sanjay Jha, CEO di GlobalFoundries nata da una costola di AMD, che parla di una collaborazione attiva tra la fonderia e Tesla per lo sviluppo del chip; gli esemplari delle prime implementazioni sarebbero già nelle mani della società automobilistica di Elon Musk per i test del caso.

Che Tesla sia impegnata a sviluppare nuove unità hardware in grado di gestire le auto a guida autonoma non è ovviamente un mistero, così come il coinvolgimento di AMD appare meno improbabile se si considera che l’azienda ha recentemente assunto Jim Keller, già designer di chip per Sunnyvale e altri colossi di settore (Apple).

Una guida totalmente autonoma necessita ovviamente di una potenza computazionale notevole, capace di gestire tutte le informazioni provenienti dai sensori di bordo e di prendere, in una frazione di secondo, decisioni cruciali per l’incolumità fisica dei passeggeri o di chi si trova all’esterno del veicolo.

AMD ha sicuramente le carte in regola per fornire tutta la potenzia necessaria alla guida autonoma, ma gli sforzi dell’azienda in tal senso erano sin qui rimasti in sordina rispetto alla concorrente NVIDIA: la casa delle GeForce è attiva nel settore da molto più tempo di AMD , e la perdita di un partner importante come Tesla non farà certamente piacere – se confermata – al management dell’azienda californiana.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
22 set 2017
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