L’automaker di Elon Musk dovrà versare una somma equivalente a 16.000 dollari in favore di decine di automobilisti norvegesi che in passato hanno scelto di acquistare una Tesla Model S. A stabilirlo un giudice locale. Il motivo? Un paio di aggiornamenti software rilasciati dalla società nel 2019, che hanno diminuito le prestazioni dei veicoli.
Indennizzo per l’update del 2019 alla Tesla Model S
Nel dettaglio, gli update (versione 2019.16.1 e 2019.16.2) hanno ridotto l’autonomia dai 19 ai 48 chilometri, diminuendo inoltre al velocità di ricarica delle batterie. Interessato solo il modello con unità da 85 kWh commercializzato prima del 2016. Riportiamo di seguito in forma tradotta una delle testimonianze raccolte all’epoca dal sito Electrek (link a fondo articolo).
La mia Model S del 2014 ha avuto un’autonomia di 398 Km fino al 13 maggio. Ora, dopo l’aggiornamento, è diminuita fino a 349 Km. Si tratta di una riduzione dell’11% in cinque settimane.
All’epoca Tesla etichettò l’aggiornamento come necessario per proteggere la batteria e migliorare la sua longevità
, senza però scendere nei dettagli in merito a cosa lo abbia reso necessario tanto improvvisamente. Oggi la testata locale Nettavisen fa riferimento alla decisione, conseguente all’accordo trovato tra la società e i 30 possessori delle auto che gli hanno fatto causa, così da chiudere la questione con un indennizzo.
Non è chiaro se la questione sia da considerare definitivamente chiusa: ci sono oltre 10.000 clienti potenzialmente interessati dal problema considerando solo la Norvegia e la stretta di mano potrebbe costituire un precedente per altre diatribe legali dello stesso tipo a livello globale.