La commercializzazione di pannelli fotovoltaici e delle soluzioni per lo storage non è sufficiente a Tesla, che mira ora ad ampliare il proprio raggio d’azione nel mercato dell’energia diventando un fornitore. L’azienda ha avviato le pratiche per ottenere le autorizzazioni necessarie nel Regno Unito, come rivela la documentazione visionata dal Telegraph.
Tesla presto un fornitore di energia in UK?
L’azienda di Elon Musk potrebbe dunque proporre all’interno del territorio britannico lo stesso servizio già operativo da due anni e mezzo a Hornsdale, nell’Australia del sud, con un impianto da 100 MW basato su moduli Powerpack. Altro possibile scopo dell’iniziativa potrebbe essere quello di introdurre una piattaforma chiamata Autobidder (la descrizione dettagliata sul sito ufficiale) dedicata alla gestione dell’energia proveniente da fonti rinnovabili basandosi sulle potenzialità di cloud e machine learning.
La scelta dell’area UK non è casuale: già oggi il Regno Unito soddisfa il 40% circa del proprio fabbisogno energetico da solare ed eolico. L’impiego di una soluzione avanzata per lo storage consentirebbe di immagazzinare il surplus della produzione in modo intelligente, così da poterlo erogare poi nelle giornate o nelle fasce orarie in cui si registrano picchi della domanda, senza dover far leva su impianti a elevato impatto sull’ambiente. È bene precisare che Tesla ha già attive alcune installazioni Powerpack entro i confini britannici, alcune nell’area meridionale del Galles, ma nulla di paragonabile per numeri e portata all’infrastruttura inaugurata nel 2017 in Australia.
Tutto questo senza dimenticare la possibilità di offrire eventualmente ai clienti pacchetti all-in-one che includono la fornitura domestica (o aziendale) e la ricarica delle auto elettriche presso stazioni e colonnine gestite direttamente. Al momento dall’entourage di Elon Musk non sono giunte conferme né informazioni sul progetto.