Prima l’evoluzione delle auto elettriche “per tutti” (ancorché con un prezzo non proprio alla portata di chiunque), ora la rivoluzione delle stazioni di ricarica gratuite e sparse per tutto il territorio statunitense (e non solo): Tesla Motors annuncia l’iniziativa Supercharger , progetto che dovrebbe affrontare i principali problemi dell’automobilismo elettrico e favorire la diffusione di veicoli a emissioni zero.
Faranno inizialmente parte di Supercharger sei stazioni di ricarica sparse per il territorio della California, e Tesla promette che ripristinare la carica energetica delle batterie di bordo sarà un’operazione gratuita – a tempo “indefinito” – per i possessori di auto Model S .
Le sei stazioni sono state costruite in gran segreto, e hanno la particolarità di usare impianti fotovoltaici per fornire il proprio servizio di ricarica: in tal modo, sostiene Tesla, si affrontano i principali problemi della diffusione dell’auto elettrica, vale a dire il consumo di fonti fossili per la produzioni di elettricità, la convenienza di guidare le auto su lunghe distanze (al pari di quelle a benzina) e il costo delle ricariche delle batterie.
Supercharger vede poi Tesla impegnarsi come un vero e proprio fornitore di “infrastrutture” piuttosto che come semplice produttore di autoveicoli, e in tal senso l’impegno – che Tesla vede come propedeutico alla diffusione del suo modello di business, cioè le auto elettriche – aumenterà parecchio in futuro negli USA (territorio tutto coperto entro 2 anni), in Europa e in Asia.
In questi giorni Tesla si segnala infine per una ennesima “prima volta” nel mondo automobilistico contaminato dall’hi-tech, ovverosia la distribuzione di un aggiornamento per il firmware di bordo della Model S a mezzo WiFi o con connessione 3G integrata sull’auto.