Non solo performance legate a una riduzione nei tempi di ricarica, ma anche un minore impatto sull’ambiente: è questa la visione di Tesla legata a V3 Supercharger, la colonnina per fare il pieno alle auto elettriche del gruppo, che si concretizza con l’inaugurazione di un nuovo impianto a Las Vegas. Collocato nei pressi della ruota panoramica The LINQ High Roller, basa il proprio funzionamento sulle più avanzate tecnologie del gruppo per quanto concerne la produzione e la gestione dell’energia da fonti pulite.
Tesla V3 Supercharger a Las Vegas
Durante il giorno la corrente è prodotta dai pannelli fotovoltaici realizzati dall’azienda in seguito all’acquisizione di SolarCity e quella in eccesso viene convogliata all’interno dei Powerpack per lo storage, così da poter essere fornita alle vetture quando cala il sole. Le 24 unità di V3 Supercharger contribuiranno a raggiungere l’obiettivo stabilito dall’hotel-casinò Caesars Palace che prevede di ridurre del 30% le emissioni legate alla sua attività entro il 2025. Le colonnine saranno messe al servizio delle Tesla che circolano nell’area, potendone servire fino a 1.500 ogni giorno.
La ricarica da 250 kW del V3 Supercharger consente di immagazzinare energia sufficiente a percorrere 120 Km in 5 minuti oppure fino a 290 Km in soli 15 minuti. Ad oggi le sessioni Supercharging (così le chiama Tesla) registrate su base mensile a Las Vegas sono circa 6.500, ma il numero è destinato a salire.
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Con un’operazione di questo tipo l’azienda di Elon Musk (tra le altre cose impegnato con la startup Neuralink che vuol connettere il nostro cervello ai dispositivi) non solo ribadisce la volontà di giocare un ruolo da protagonista nel settore della mobilità sostenibile, ma compie un passo in avanti verso la soluzione di uno dei problemi che ancora oggi limitano la diffusione delle auto elettriche: le lunghe attese per la ricarica delle batterie presenti a bordo. La società il prossimo anno porterà sul mercato il SUV Model Y.