Tether è una delle criptovalute più usate dai cybercriminali per il riciclaggio di denaro e per mettere in atto truffe di ogni tipo, incluse quelle “romantiche”. In base al report pubblicato dalle Nazioni Unite, la moneta digitale viene sfruttata maggiormente nei paesi del Sud-est asiatico.
Riciclaggio e truffe con Tether
Tether è una stablecoin ancorata principalmente al valore del dollaro. È la criptovaluta più scambiata al mondo. A fine 2023 c’erano circa 95 miliardi di dollari in circolazione. Come evidenzia il report delle Nazioni Unite, molte transazioni sono associate ad attività illegali.
Tether viene ad esempio utilizzata per riciclare i proventi ottenuti dai cybercriminali con il gioco d’azzardo online. Il crimine organizzato ha creato un sistema bancario parallelo utilizzando le nuove tecnologie. Le autorità di molti paesi hanno smantellato diverse reti di riciclaggio che sfruttavano Tether. Nel mese di agosto sono stati sequestrati circa 737 milioni di dollari a Singapore.
Le caratteristiche della criptovaluta, tra cui la velocità e l’irreversibilità delle transazioni, sono utilizzate per le cosiddette truffe romantiche, note anche come “pig butchering”. I cybercriminali contattano le vittime sui social media o tramite app di dating, instaurano una finta relazione affettiva e chiedono il pagamento di denaro per un falso investimento in criptovalute. Spesso le vittime non denunciano o denunciano in ritardo perché si vergognano di essere state “accecate dall’amore”.
Nonostante i controlli più frequenti, i criminali continuano ad usare la stablecoin come metodo efficace per spostare fondi. In uno stato del Myanmar è stato addirittura appeso un cartello su una strada trafficata per pubblicizzare lo scambio illegale di Tether con i contanti.