Tornano a far discutere negli USA i falsi profili utilizzati nei social network spesso e volentieri per burlarsi di personaggi noti.
Dopo il caso di Tony La Russa, che aveva fatto causa a Twitter per un account che imitava le sue credenziali, adesso è addirittura l’intero stato del Texas a rilevare il posto del coach statunitense nel ruolo di difensore di identità.
Con una legge approvata in settimana è diventato illegale, entro i confini statali, creare a gestire account fake con l’intento di diffamare o intimidire persone reali.
Il legislatore texano sembra non avere ben chiaro come funzioni la rete: come fa notare un blogger d’oltreoceano, se ad esempio qualcuno in Bolivia decidesse di intraprendere uno scherzetto del genere, difficilmente potrebbe subire ripercussioni dalle autorità di Austin. (G.P.)