I taser, le pistole elettriche diffuse ormai da tempo presso le forze di polizia statunitensi, continuano a far parlare di sé. Una triste vicenda accaduta in Texas infatti riporta all’attenzione delle cronache il rischio di abusi connesso con l’impiego di questi strumenti ad alta tecnologia, noti come “arme non letali”.
Gli avvenimenti li ricostruisce The Register , quelli relativi alla richiesta di soccorso al 911, il numero delle emergenze, da parte di un residente locale, un 52enne diabetico.
Il primo a presentarsi dopo la richiesta di soccorso è stato un poliziotto, che ha poi chiesto ulteriore supporto. Una volta presenti sei o sette poliziotti, per ragioni che vanno ancora appurate, questi hanno utilizzato i taser contro l’uomo, uno shock elettrico dopo il quale è stato ammanettato. La situazione è tornata alla “normalità” solo con l’arrivo dell’ambulanza: i medici si sono presi cura del paziente e hanno chiesto e ottenuto la rimozione delle manette.
Nessuna denuncia è stata sporta dalla polizia contro l’uomo il quale, invece, sta sollevando un polverone ritenendosi, lui di colore, vittima di un episodio razzista e inaccettabile. Una prima indagine condotta dal distretto locale di polizia ha dichiarato che l’uso del taser è avvenuto “nell’ambito di quanto previsto dalle policy” della polizia. Ma la storia non finisce qui, l’avvocato dell’uomo preannuncia battaglia.