Roma – Sta provocando un certo scossone la decisione di The Counter di andare alla chiusura dei servizi gratuiti, quei servizi di statistica del traffico di un sito web adottati in questi anni da un numero impressionante di siti.
Con una lettera ufficiale distribuita ai propri associati, The Counter ha spiegato che a partire dal primo agosto di quest’anno tutti i servizi gratuiti finora offerti cesseranno di esistere e i webmaster potranno, se lo vorranno, migrare ai cosiddetti “servizi premium”. Dal primo agosto gli account aperti che non siano migrati a quelli premium saranno cancellati.
L’operazione di The Counter è probabilmente più trasparente di quella di altri servizi internet passati da “free” a “pagamento”. Nell’email infatti si fa riferimento esplicito al fatto che dopo aver utilizzato i servizi gratuiti il webmaster sa che i servizi di The Counter sono un vantaggio per il sito: creato il bisogno, dunque, si chiede ora di contribuire alla crescita dei servizi.
Con una tariffa che varia dai 18 ai 22 dollari, The Counter intende offrire: statistiche in tempo reale sulle visite al sito, comprese degli ultimi 30 visitatori, dei risultati nei motori di ricerca e via dicendo; una pagina di statistiche settimanali via email; quattro diverse tipologie di contatore da piazzare sulle pagine (o da rendere invisibile ai visitatori); assistenza.
A gennaio dello scorso anno sollevò grande attenzione tra i webmaster la decisione del provider di stats web ShinyStat di limitare grandemente i propri servizi gratuiti e di spingere il maggior numero possibile di utenti-webmaster a migrare ai servizi a pagamento.
Un segno dei tempi?