The Daily , la nuova (prossima) rivista di News Corp creata appositamente per iPad, non si appoggerà per la pubblicità al circuito di advertising di Apple iAd .
L’attesa che sta anticipando l’esordio della nuova creatura di Murdoch rappresenta l’interesse del settore per le possibili novità nell’editoria con l’avvento dei tablet. Nonostante un primo periodo caratterizzato soprattutto dalla curiosità generato dall’avvento di iPad, le riviste digitali per tablet non hanno significato per gli editori l’auspicata nuova epoca d’oro in grado di arrestare l’emorragia di profitti per cui è imputata principalmente Internet. Il modello delle app, insomma, avrebbe dovuto rappresentare la terza via tra il modello economico basato sull’advertising e quello costruito intorno ad un Paywall.
Quest’ultimo tipo di metodo di remunerazione è stato sperimentato , da ultimo, da Journalism Online , che ha sviluppato un sistema che permette ai giornali di far pagare solo i visitatori regolari (basato su un limite di articoli consultabili al mese). Nonostante l’apparente contraddizione in termini rispetto ai soliti meccanismi di fidelizzazione dell’utente, dimostrerebbe che un sistema simile (su grandezze medio-piccole come quelle a disposizione di Journalism Online ) non influenza particolarmente né il traffico generale né (di conseguenza) gli introiti pubblicitari.
L’ ultima statistica sulle preferenza degli utenti iPad, condotta dalla società di analisi Knowledge Networks , rileva che l’86 per cento degli utenti del tablet Apple preferisce un contenuto farcito di advertising rispetto ad uno a pagamento (con solo il 13 per cento disposto a pagare per programmi televisivi o riviste su iPad, e il 78 per cento che comunque ritiene le pubblicità limitative del piacere di utilizzo della tavoletta).
The Daily , la prima rivista in esclusiva per il nuovo mezzo, vuole di fatto rilanciare (in contraddizioni con questi dati) l’ idea delle riviste per iPad a pagamento . Di conseguenza tutto quello che farà (e guadagnerà) sarà presumibilmente spulciato in miriadi di dibattiti e analisi. Non aderendo ad iAd, intanto, News Corp mantiene il controllo sulle inserzioni utilizzando il suo sistema gestito da Medialets .
Claudio Tamburrino