Il ritratto The Armada Portrait dipinto da George Gower alla fine del XVI secolo raffigura Elisabetta I d’Inghilterra negli ultimi anni del suo regno, a poco più di un decennio dalla scomparsa. Una raffigurazione solenne della sovrana, di cui una versione (di recente sottoposta a un restauro durato sei mesi) è ospitata a Londra presso il Royal Museums Greenwich. Ad affiancarla nella sala espositiva un’opera odierna dell’artista contemporaneo britannico Mat Collishaw, che ricorrendo alle magie dell’animatronica riproduce nei minimi dettagli le fattezze e i movimenti facciali della regina.
The Mask of Youth
Elisabetta I Tudor (1533-1603), chiamata anche la Regina Vergine, è la protagonista di un’installazione posizionata proprio nella stanza in cui è collocato il celebre dipinto, la Queen’s Presence Chamber: da un lato il quadro, dall’altro una creazione dall’aspetto tanto verosimile da risultare quasi inquietante (o creepy). Per realizzarla Collishaw si è avvalso della collaborazione di alcuni esperti di effetti speciali di Hollywood, andando a replicare ogni minimo dettaglio del volto basandosi su quanto dipinto da Gower e sulla scultura posizionata sopra la tomba presente nell’abbazia di Westminster. L’artista ha scelto volontariamente di non nascondere il meccanismo che anima il viso, lasciandolo esposto agli occhi dei visitatori.
Tutto è riprodotto nei minimi dettagli: dalle imperfezioni della pelle ai denti, dal profilo del naso fino all’austerità dello sguardo. Così i curatori del Royal Museums Greenwich descrivono l’opera The Mask of Youth.
Il lavoro di Collishaw esplora i diversi aspetti della regina, quelli reali e quelli immaginari, facendo i conti con il concetto di mortalità, con la manipolazione della realtà, la propaganda politica e il concetto che la potenza di una donna sia legata alla sua apparenza e alla sua giovinezza.
Chi si trova a Londra può visitare il Royal Museums Greenwich e trovarsi faccia a faccia con la regina Elisabetta I d’Inghilterra tutti i giorni, dalle 10:00 alle 17:00.
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