Electronic Arts, editore di riferimento del settore videogiochi, ha incoronato The Sims come il game per personal computer più venduto della storia. La saga del più noto “people simulator”, iniziata nel febbraio del 2000 e proseguita con aggiornamenti nonché espansioni, ha superato nelle vendite quota 100 milioni di unità. Un record senza precedenti in ambito PC. A livello assoluto, invece, domina la serie di Mario per Nintendo con 201 milioni di confezioni vendute.
The Sims è stato commercializzato in 60 paesi e in 22 lingue diverse: si tratta quindi dell’avanguardia pop statunitense d’esportazione. Il gioco infatti consente di gestire il quotidiano di personaggi in un ambiente modulabile e personalizzabile. Di fatto, la sua peculiarità è quella di essere in grado di riprodurre la varietà e i meccanismi di una vita reale fatta di lavoro, routine domestiche, interazioni sociali e quant’altro.
Associated Press sottolinea che si tratta del gioco ad utenza femminile (60%) di maggiore successo. “Attira quel grande pubblico che i videogiochi di riferimento hanno sempre ignorato”, ha dichiarato Colin Sebastian, analista di Lazard Capital Markets . Per Nancy Smith, che si occupa del marchio EA Sims, la chiave del suo successo è legata proprio alle potenzialità di personalizzazione del mondo di gioco. Il tutto condito con un po’ di humor, dato che di fatto il controllo sulla vita dei propri personaggi non è totale: a volte gli stessi si ribellano e fanno i capricci.
The Sims è nato come un gioco “come gli altri”, ma nel tempo sembra aver scardinato tutte le porte che hanno costretto il suo raggio d’azione del mercato del gaming. Ecco quindi la nascita della sua versione online , la disponibilità di strumenti di sviluppo, il proliferare della compra-vendita di oggetti, le clip dei Sims su YouTube, e persino un film dedicato in lavorazione. Insomma, una dimensione virtuale espansa che conta anche su una comunità online di 4,2 milioni di membri.
“The Sims ha contribuito ad inaugurare un nuovo tipo di gioco virtuale sociale, e con il successo dell’online e multiplayer gaming, sono evidenti gli effetti nel sociale e per l’intero settore”, ha dichiarato Anita Frazier, analista per settore giochi di NPD Group.
Dario d’Elia