Che l’ecosistema Mac non sia più immune alle minacce informatiche è noto ormai da tempo. Torniamo a scriverne oggi su queste pagine per segnalare i report comparsi in Rete nei giorni scorsi a proposito di un ransomware che colpisce in modo selettivo i computer della mela morsicata: è stato battezzato ThiefQuest.
Mac e ransomware: ecco ThiefQuest
È legato in realtà a una vecchia conoscenza, già identificata come EvilQuest. Forse si tratta della sua evoluzione. A renderlo particolarmente temibile il fatto che a differenza di altri malware della stessa categoria al momento non permette agli utenti di recuperare i file cifrati in caso di compromissione, nemmeno in seguito al pagamento del riscatto chiesto.
Stando a quanto rilevato dai ricercatori, ThiefQuest si comporta in modo simile a uno spyware quando si tratta di infettare il sistema, celando la propria presenza così da farla passare il più possibile inosservata, assumendo i connotati di un processo riconducibile a codice di Apple o Google. Non si esclude la possibilità sia una sorta di prototipo, una beta non ancora finalizzata dagli autori sottoposta in questo momento a una fase di test che anticipa una distribuzione più capillare.
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La lotta ai ransomware vede impegnato tra gli altri anche Europol che ormai da quattro anni ha messo online il portale No More Ransom con l’obiettivo dichiarato di contrastare il fenomeno adottando un approccio condiviso. L’arma più efficace per mantenere al sicuro i propri file e le proprie informazioni rimane quella della prevenzione: eseguire backup frequenti, aggiornare il sistema operativo e utilizzare software antivirus efficaci facendo comunque sempre attenzione alle risorse online che si visitano e a ciò che si scarica.