La vicenda di Thodex continua a tenere banco: all’inizio della scorsa settimana l’exchange, con sede in Turchia, è improvvisamente andato offline, impedendo a circa 400.000 utenti l’accesso ai fondi investiti in criptovalute. Le autorità locali hanno finalizzato nei giorni successivi decine di arresti. Il fondatore e CEO, Faruk Fatih Özer, è volato in Albania, ufficialmente per incontrare nuovi potenziali partner, secondo molti per sfuggire alle manette. Nelle sue tasche circa due miliardi di dollari, stando a quanto riportato oggi da ZDNet, non 585 milioni come ritenuto in precedenza.
Crypto: aggiornamenti sul caso dell’exchange Thodex
Nel fine settimana Özer è tornato a farsi sentire, via Twitter, dopo aver chiuso il suo precedente account. Il nuovo profilo è ritenuto autentico. Fornisce agli utenti di Thodex indicazioni sul da farsi per recuperare i fondi al momento ancora bloccati. Ne riportiamo di seguito la traduzione.
Stiamo sviluppando un’interfaccia in modo che possiate eseguire ogni transazione e caricare i documenti richiesti per dichiarare che non ci sarà alcun reclamo nei nostri confronti dopo aver ricevuto le somme per intero.
14) Tüm bu işlemleri gerçekleştirebilmeniz ve bütün bakiyelerinizi eksiksiz olarak teslim aldığınız takdirde şirketimizden bir şikayetinizin olmayacağını beyan etmenizi rica edeceğimiz evrakları yükleyebilmeniz için bir arayüz geliştirmekteyiz.
— Faruk Fatih Özer (@farukfatihozer_) April 22, 2021
Gli ultimi aggiornamenti in merito forniti dall’exchange fanno riferimento a una non meglio specificata anomalia che ha reso necessaria la chiusura temporanea. Si è parlato anche di un cyberattacco che ha interessato circa 30.000 account dando vita a una situazione sospetta. Insomma, tutto molto confuso. Özer si è detto disposto a rientrare in Turchia e a collaborare con le autorità locali. Di certo la piattaforma non tornerà a operare come prima, considerando la reputazione irrimediabilmente compromessa.
Ricordiamo che la banca centrale di Ankara ha di recente confermato la volontà di imporre un ban alla circolazione delle criptovalute come Bitcoin. Al momento i due fatti non sembrano però essere direttamente collegati.