Mark Zuckerberg ha annunciato che la funzione di ricerca è disponibile in altri paesi di lingua inglese e in alcuni paesi di lingua spagnola. Un portavoce di Meta ha inoltre comunicato l’avvio del rollout anche per la versione web di Threads. L’azienda di Menlo Park ha pubblicato un post per spiegare come è nata la nuova app, confermando il supporto per il protocollo ActivityPub.
Funzione di ricerca in altri paesi e sul web
La funzione di ricerca era disponibile in test solo in Australia e Nuova Zelanda. Mark Zuckerberg ha comunicato che gli utenti possono utilizzarla in altri paesi di lingua inglese e in diversi paesi di lingua spagnola, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, India, Canada, Messico e Argentina. La funzionalità sarà presto accessibile anche sul web.
In precedenza era possibile cercare solo gli username che includono la keyword. Selezionando la nuova opzione visibile sotto il campo di ricerca, Threads mostrerà l’elenco di tutti i post che contengono la parola chiave. Nelle prossime settimane sarà disponibile in altri paesi e in altre lingue. Non ci sono invece novità per l’Europa, dove il servizio non è ancora accessibile.
Meta spiega che l’app è stata sviluppata da un team di circa 60 ingegneri, sotto la guida di Adam Mosseri, capo di Instagram. Grazie all’uso del backend di Instagram è stato possibile il lancio in poco tempo. L’uso delle credenziali di Instagram ha permesso di raggiungere i 100 milioni di utenti (ma ora il numero di utenti attivi al giorno è inferiore a 10 milioni).
Dal 5 luglio ad oggi sono state introdotte diverse funzionalità. Una delle più attese è il supporto per il protocollo ActivityPub che consentirà l’interoperabilità con altre piattaforme decentralizzate, come Mastodon.
Aggiornamento (16/09/2023): Threads consente anche di usare il quoting (citazione) dei post su web e di ricevere una notifica per ogni risposta alla discussione (entro 24 ore) su app mobile.
Aggiornamento (1/12/2023): la funzione di ricerca delle keyword è ora disponibile in tutte le lingue.