Dopo l’ondata di proteste per i prezzi “esagerati” dei biglietti del tour di reunion degli Oasis, il governo britannico ha deciso di avviare un’indagine sul modello di prezzi dinamici di Ticketmaster.
I fan della band, infatti, hanno duramente criticato il noto venditore di biglietti, per aver aumentato i prezzi mentre facevano ore e ore di coda online. Il ministro della Cultura britannico Lisa Nandy ha dichiarato di voler porre fine alle “rivendite truffaldine” e garantire che i biglietti siano venduti “a prezzi equi”.
Caos biglietti Oesis, Ticketmaster nel mirino del Governo britannico per il modello dei prezzi dinamici
In una dichiarazione, Nandy ha affermato: “Dopo l’incredibile notizia del ritorno degli Oasis, è deprimente vedere prezzi enormemente gonfiati che escludono i fan comuni dalla possibilità di godersi la loro band preferita dal vivo. Questo governo si impegna a riportare i fan al centro della musica“.
Per questo, nella prossima consultazione sulla tutela dei consumatori per la rivendita di biglietti, saranno affrontate le questioni relative ai prezzi dinamici e alle code virtuali che li incentivano. Come promemoria, i prezzi dinamici sono tariffe che variano in base alla domanda, aumentando man mano che cresce il numero di persone interessate all’evento. Le code virtuali obbligano chi è interessato ad accodarsi per ottenere un biglietto, favorendo così il rapido sold-out e l’aumento dei prezzi.
Secondo Nandy, lavorando insieme a artisti, industria musicale e fan, si può creare un sistema più equo per porre fine alla speculazione sui biglietti.
Ticketmaster accusato di aver truffato i fan con i prezzi dinamici
Il modello dei prezzi dinamici su Ticketmaster, dove i biglietti per il tour della reunion sono stati originariamente venduti e dove i prezzi aumentano in base alla domanda, ha scatenato l’ira funesta di molti fan dopo che alcuni biglietti sono saliti a più di 350 sterline (678 dollari) quando la vendita è iniziata sabato.
In pochi minuti alcuni biglietti sono stati quotati fino a 6.000 sterline (12.000 dollari), oltre 40 volte il valore di un biglietto in piedi… Purtroppo non è la prima volta che accade una situazione del genere: molti fan hanno subito un destino simile in occasione di altri concerti di grandi star internazionali.
La risposta di Ticketmaster
Ticketmaster, che appartiene al gigante dell’intrattenimento statunitense Live Nation, ha difeso il suo modello di prezzi dinamici – simile a quello utilizzato da hotel e compagnie aeree – e ha affermato di non fissare alcun prezzo dei biglietti.
L’azienda ha sostenuto che il sistema è progettato per scoraggiare i bagarini fissando prezzi più vicini al valore di mercato. Afferma che le tariffe “a richiesta” sono concordate in anticipo con gli artisti e il loro management.