Oltre 10 milioni di euro: a tanto ammonta la sanzione irrogata da AGCM a TicketOne (controllata dal gruppo tedesco CTS Eventim) per abuso di posizione dominante. È l’esito di un’istruttoria avviata nel settembre 2018 proprio con l’obiettivo di rilevare l’eventuale attuazione di dinamiche o strategie dannose per gli altri protagonisti del mercato dei biglietti per i concerti.
Secondo l’Autorità, TicketOne ha attuato una complessa strategia abusiva di carattere escludente che ha precluso agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere, con qualsiasi modalità e tramite qualsiasi canale, una quota particolarmente elevata di biglietti per eventi live di musica leggera.
AGCM, sanzione da 10 milioni a TicketOne
Identificata la violazione dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea attraverso una serie di condotte attuate almeno dal 2013 e definite come “ancora in corso”. Tra queste la stipula di contratti di esclusiva con produttori, organizzatori e promoter di eventi, l’acquisizione di promoter nazionali (Di and Gi S.r.l., Friends & Partners S.p.A., Vertigo S.r.l. e Vivo Concerti S.r.l.) e la sottoscrizione di accordi commerciali con gli operatori di dimensione minore o locale.
Nel suo provvedimento AGCM si riferisce anche a “comportamenti di ritorsione e boycott” nei confronti del gruppo Zed e ad azioni finalizzate a escludere dal mercato l’operatore concorrente Ticketmaster. Tutto questo ha avuto ripercussioni dirette anche sui consumatori, anzitutto in termini di prezzi.
L’attuazione della strategia abusiva del gruppo ha danneggiato anche i consumatori perché l’impresa dominante ha potuto praticare commissioni di vendita dei biglietti per eventi live di musica leggera superiori a quelli dei concorrenti, limitando inoltre le possibilità di scelta e di acquisto dei consumatori tra i diversi operatori di ticketing.
Oltre al pagamento della sanzione, l’Autorità ha imposto a TicketOne di “concedere agli operatori di ticketing concorrenti la possibilità di vendere con qualsiasi modalità e mediante qualsiasi canale, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, almeno il 20% del totale dei biglietti relativi agli eventi live di musica leggera prodotti o distribuiti da ciascun promoter”. La volontà è quella di creare i presupposti per uno scenario più rispettoso per la concorrenza e di chi vuol supportare l’industria musicale mettendo mano al portafogli per assistere alle esibizioni.