TikTok ha annunciato un’altra novità in tema di trasparenza e uso responsabile del servizio da parte dei creatori di contenuti. Nel corso delle prossime settimane verranno gradualmente aggiunte specifiche etichette ai video generati con l’intelligenza artificiale tramite piattaforme di terze parti. Gli utenti vedranno il watermark digitale della C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity).
Soluzione buona, ma non efficace al 100%
Esistono diversi tool che consentono di generare i cosiddetti deepfake, ovvero immagini e video fasulli che possono sembrare reali. Dato che gli utenti potrebbero essere facilmente ingannati, TikTok aggiunge automaticamente etichette per indicare che il video è stato generato dai tool IA del servizio.
Ora la stessa etichetta verrà aggiunta ai contenuti generati su altre piattaforme e caricati su TikTok. Ad esempio, se l’utente crea un’immagine con DALL-E 3 (OpenAI) o Firefly (Adobe), TikTok riconoscerà i metadati Content Credentials della C2PA e aggiungerà l’etichetta “AI-generated”.
Ovviamente, l’etichettatura automatica funziona solo se la piattaforma di terze parti supporta il watermark digitale. L’azienda cinese aggiungerà i metadati ai contenuti generati con i suoi tool IA. Usando lo strumento di verifica della C2PA sarà possibile sapere quando, dove e come è stato creato o modificato il contenuto.
Le Content Credentials sono al momento la soluzione migliore per indicare la provenienza di immagini e video, ma non la più efficace. Come sottolinea OpenAI, i metadati possono essere facilmente rimossi accidentalmente o intenzionalmente. La maggior parte delle piattaforme di social media rimuovono i metadati dalle immagini caricate. Inoltre è sufficiente acquisire uno screenshot per eliminarli.