ByteDance, gruppo a capo del progetto TikTok, passa al contrattacco: dopo aver subito le angherie del presidente Trump, proprio nelle ore in cui si scaldano i motori per la convention repubblicana che fungerà da trampolino di lancio verso la campagna presidenziale USA, l’azienda cinese passa alle vie di fatto depositando formale denuncia contro il Presidente.
TikTok al contrattacco contro Trump
ByteDance ha voluto immediatamente comunicare alla stampa il proprio passo: secondo quanto appreso da Reuters, infatti, Trump avrebbe agito nonostante il gruppo cinese abbia cercato per un anno un dialogo con la Casa Bianca, forzando quindi la situazione per motivazioni lontane dalle accuse portate all’app. TikTok nel frattempo ha discusso con Microsoft ed Oracle relativamente ad una possibile acquisizione, ma chiaramente i due gruppi hanno in mano una leva fortissima nella trattativa e la denuncia vuol quanto meno rompere questo meccanismo che porterebbe ad una cessione che non valorizza appieno l’asset.
Trump ha indicato in TikTok un potenziale pericolo per gli Stati Uniti ed ha imposto al gruppo di interrompere le proprie attività entro i confini o di cedere le proprie attività ad un gruppo USA: secondo TikTok si tratta di una richiesta priva di merito (contestato, in particolare, il ricorso all’Emergency Economic Powers Act and the National Emergencies Act), che dovrà ora essere discussa in tribunale. Non è chiaro quando e dove sarà discussa la materia, ma i tempi dovranno giocoforza essere stretti poiché con il mese di agosto è già passato un terzo dei giorni che Trump ha concesso a ByteDance per cercare una soluzione.
La situazione tende ad inasprirsi, insomma, e non è detto che la denuncia giochi a sfavore di Trump: in piena campagna elettorale, avere molti nemici in Cina potrebbe regalare carte inattese ad un Presidente che è in sicura difficoltà per l’ottenimento di una rielezione. I Democratici stanno alla porta, tenendosi tendenzialmente fuori dalla vicenda e lasciando a Trump l’intera vetrina in questa difficile operazione di contrapposizione al paese orientale.