Al termine del procedimento istruttorio, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha stabilito che alcune clausole inserite da TikTok nelle condizioni del servizio sono vessatorie ai sensi del Codice del Consumo. L’azienda cinese ha già comunicato che effettuerà le necessarie modifiche, quindi non dovrà pagare nessuna sanzione.
TikTok: clausole vessatorie per gli utenti
Le clausole considerate vessatorie dall’autorità antitrust sono quelle relative alle modifiche unilaterali delle condizioni (punto 4), risoluzione del contratto (punto 6), utilizzo del servizio (punto 7), contenuti (punto 9), manleva (punto 10), esclusioni di garanzie (punto 11), limitazione di responsabilità (punto 12), legge applicabile e foro competente (punto 13).
In seguito alle segnalazioni ricevute da Altroconsumo, AECI e Consumatori Italiani per l’Europa a febbraio 2021, AGCM ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di TikTok. Dopo aver ascoltato le parti interessate, incluso il Garante per la protezione dei dati personali, l’autorità antitrust ha stabilito che le clausole “determinano un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi contrattuali a carico del consumatore e sono formulate secondo modalità non trasparenti e ambigue“.
L’attuale formulazione delle condizioni di servizio prevedono la modifica unilaterale e la risoluzione del contratto (sospensione o chiusura dell’account e restrizioni) senza giustificati motivi. Per quanto riguarda i contenuti pubblicati, TikTok chiede agli utenti di rinunciare a qualsiasi diritto e l’assenza di pretese economiche.
Le clausole sulla responsabilità sono state scritte in maniera ambigua e contraddittoria. Difficile da comprendere anche la clausola relativa alla legge applicabile e al foro competente. Le nuove condizioni di servizio, presentate durante il procedimento, risolvono le vessatorietà contestate. Sono inoltre più chiare e coerenti con il Codice del Consumo. Pertanto TikTok non dovrà pagare nessuna sanzione.