L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha irrogato una sanzione di 10 milioni di euro a TikTok per pratica commerciale scorretta. L’azienda cinese non ha effettuato adeguati controlli e implementato le necessarie misure per impedire la diffusione di determinati contenuti, come quelli relativi alla “cicatrice francese”.
TikTok suggerisce contenuti non adatti ai minori
Il procedimento istruttorio nei confronti di TikTok è stato avviato il 14 marzo 2023 per verificare eventuali violazioni del Codice del consumo. A partire da febbraio 2023 è diventata virale una sfida, nota come “cicatrice francese“, che prevede la creazione di un segno rosso sugli zigomi simile ad una cicatrice (AGCOM ha chiesto e ottenuto la rimozione di molti video a metà febbraio 2024).
Questo tipo di contenuti, che possono avere gravi conseguenze psico-fisiche per gli utenti minorenni e vulnerabili, viene suggerita dall’algoritmo nei feed Per te e Seguiti in base alle precedenti visualizzazioni per mantenere gli utenti più a lungo sulla piattaforma. I sistemi automatici di TikTok e la revisione manuale non avevano riscontrato nessuna violazione delle regole. Solo in seguito alla rilevanza mediatica sono stati eliminati (non tutti).
L’autorità antitrust ha accertato la responsabilità di TikTok e l’assenza di misure adeguate per evitare la diffusione dei video, non rispettando pienamente le linee guida. Inoltre, l’azienda cinese ha indebitamente condizionato gli utenti attraverso l’algoritmo dei suggerimenti per aumentare le interazioni e quindi i guadagni pubblicitari.
Secondo AGCM si tratta di una pratica commerciale scorretta, per cui TikTok dovrà pagare una multa di 10 milioni di euro e interrompere la suddetta pratica. L’azienda può eventualmente presentare ricorso al TAR del Lazio.
Aggiornamento (15/03/2024)
Un portavoce di TikTok ha rilasciato questa dichiarazione sulla sanzione:
Siamo in disaccordo con questa decisione. Il contenuto legato alla cosiddetta cicatrice francese registrava una media giornaliera di soltanto 100 ricerche al giorno in Italia prima che l’AGCM annunciasse l’avvio delle indagini l’anno scorso. Da tempo abbiamo ridotto la visibilità di tali contenuti agli utenti di età inferiore ai 18 anni, escludendoli anche dal feed Per te.