Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto al tribunale di respingere la richiesta presentata da TikTok all’inizio di maggio per bloccare l’applicazione della legge che impone la vendita entro il 19 gennaio 2025. L’azienda cinese avrebbe raccolto dati sugli argomenti sensibili visti dagli utenti statunitensi.
Scontro in tribunale da metà settembre
In seguito all’approvazione della legge, nota come Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, TikTok ha presentato ricorso per chiederne l’annullamento, in quanto incostituzionale. A fine giugno, l’azienda cinese ha depositato le argomentazioni a sostegno della denuncia presentata contro il governo degli Stati Uniti. Nel weekend è arrivata la risposta del Dipartimento di Giustizia.
In uno dei documenti presentati al tribunale viene descritto il funzionamento di Lark, un sistema che usa server installati in Cina e che permetterebbe ai dipendenti di TikTok negli Stati Uniti di inviare numerosi dati degli utenti statunitensi, tra cui posizione geografica, messaggi privati e argomenti cercati sul social network, come armi, aborto e religione.
Inoltre, TikTok censurerebbe contenuti contro il governo cinese e utilizzerebbe il social network per suggerire contenuti manipolati. Secondo il Dipartimento di Giustizia, la legge non è incostituzionale perché la raccolta dei dati e la manipolazione dell’algoritmo non sono protetti dal Primo Emendamento che sancisce la libertà di parola.
TikTok ha rilasciato una dichiarazione ufficiale su X:
Niente in questo documento cambia il fatto che la Costituzione è dalla nostra parte. Il ban di TikTok metterebbe a tacere le voci di 170 milioni di americani, violando il Primo Emendamento. Come abbiamo già detto, il governo non ha mai fornito prove delle sue affermazioni, nemmeno quando il Congresso ha approvato questa legge incostituzionale. Oggi, ancora una volta, il governo sta prendendo questa decisione senza precedenti nascondendosi dietro informazioni segrete. Restiamo fiduciosi che prevarremo in tribunale
Ora tocca a TikTok rispondere entro il 15 agosto. Le prime udienze in tribunale sono state fissate per il 16 settembre.
L’attuale Presidente Joe Biden ha aperto un profilo su TikTok durante la sua campagna elettorale. Anche la nuova candidata alla Presidenza Kamala Harris ha deciso di usare il social network. Se vincerà Donald Trump (sbarcato su TikTok all’inizio di giugno) è quasi certo che l’applicazione della legge verrà sospesa e TikTok continuerà a funzionare anche dopo il 19 gennaio 2025.