Alle ore 10:00 (le 16:00 in Italia) di oggi è prevista la prima udienza della Corte Suprema degli Stati Uniti. TikTok cercherà di dimostrare che la legge approvata a fine aprile 2024 è incostituzionale. Chiederà quindi il suo annullamento o la sospensione dell’applicazione. Nel frattempo è arrivata un’offerta di acquisto dal gruppo Project Liberty fondato dal miliardario Frank McCourt.
Quali opzioni per TikTok?
In base al Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act, ByteDance deve vendere TikTok ad un’azienda non cinese entro il 19 gennaio 2025. La Corte Suprema dovrà scegliere tra due interessi contrapposti: libertà di espressione (sancita dal Primo Emendamento della Costituzione) e sicurezza nazionale. Secondo gli esperti, le probabilità di vittoria per TikTok sono poche, considerata la sentenza d’appello.
L’azienda cinese spera che la Corte Suprema annulli la legge. Potrebbe anche rinviarla al tribunale di grado inferiore o prorogare il termine per la vendita. Il Presidente Biden potrebbe posticipare la scadenza di 90 giorni, ma ciò è possibile solo se la procedura di vendita è stata avviata.
Meno probabile l’approvazione di una nuova legge che abroghi quella originale. Trump ha chiesto di sospendere l’applicazione della legge per trovare una soluzione politica, ma ciò potrà avvenire dopo l’insediamento alla Casa Bianca (20 gennaio 2025). Apple e Google dovranno però rimuovere l’app dai rispettivi store per evitare una sanzione di 5.000 dollari per ogni utente.
Ieri è arrivata un’offerta di acquisto da Project Liberty. Il gruppo fondato da Frank McCourt (ex proprietario dei Los Angeles Dodgers) e i suoi partner vogliono spostare tutti i dati degli utenti statunitensi su una nuova infrastruttura. Verrà però escluso l’algoritmo del social network, in quanto è soggetto alla legge sulle esportazioni (serve il permesso del governo cinese).
In caso di ban, ByteDance potrebbe spingere gli utenti ad usare Lemon8. Il servizio è simile ad Instagram, quindi basato sulla condivisione delle immagini. Per l’accesso viene sfruttato lo stesso account di TikTok.