Tilera , una giovane startup nata da un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, ha promesso di stipare fino a 100 core in un singolo processore general purpose. Il chip, chiamato Tile-Gx , consumerà un massimo di 55 watt, dunque meno della maggior parte delle odierne CPU multicore per PC, e si indirizzerà a server e appliance.
Sebbene le odierne GPU includano decine o centinaia di core, e possano essere sfruttate in un più ampio numero di campi applicativi rispetto al passato, restano sostanzialmente dei processori specializzati, incapaci ad esempio di far girare un sistema operativo come Windows o Linux. Così non è per il Tile-Gx, i cui core RISC da 1,5 GHz sono in grado di far girare – ricompilati – buona parte degli attuali software disponibili per architetture x86, quali lo stack open source LAMP: Linux, Apache, MySQL e PHP.
“Si tratta di un chip general purpose capace di far girare i programmi off-the-shelf senza particolari modifiche”, ha spiegato Anant Agarwal, CTO di Tilera. “E possiamo fare tutto questo mentre offriamo performance almeno quattro volte superiori a quelle offerte da un Nehalem-EX e mentre consumiamo un terzo dell’energia consumata da Nehalem”.
Tile-Gx non è la prima CPU multicore progettata da Tilera: l’azienda californiana ha già sviluppato, nei suoi due anni di attività, i processori della serie Tile64 e TilePro36/64, che come suggerisce il nome integrano 32 o 64 core. L’architettura alla base del nuovo Tile-GX rappresenta una prudente evoluzione delle precedenti, andando a migliorare soprattutto la tecnologia di risparmio energetico.
Intel all’inizio del 2007 promise lo sviluppo di una CPU x86 da 80 core, e affermò che sarebbe diventata realtà entro 5 anni.
Tilera conta di introdurre sul commercio la sua CPU da 100 core nei primi mesi del prossimo anno. Maggiori dettagli tecnici sul chip sono forniti in questo approfondimento di TG Daily .
Alessandro Del Rosso