Tim Cook: l'AI di Apple non è immune alle allucinazioni

Tim Cook: l'AI di Apple non è immune alle allucinazioni

Microsoft rimuoverà Copilot GPT Builder dagli abbonamenti Copilot Pro, lo strumento per creare assistenti AI personalizzati lanciato a marzo.
Tim Cook: l'AI di Apple non è immune alle allucinazioni
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Tim Cook, CEO di Apple, ha ammesso in un’intervista al Washington Post che non è “sicuro al 100%” che l’azienda possa prevenire completamente le allucinazioni dell’intelligenza artificiale.

Cook ha riconosciuto che, nonostante gli sforzi di Apple per garantire la qualità del suo nuovo sistema Apple Intelligence, non si può escludere completamente la possibilità che l’AI generi informazioni false o fuorvianti. “Penso che abbiamo fatto tutto ciò che sappiamo fare, compresa una riflessione molto approfondita sulla prontezza della tecnologia nelle aree in cui la stiamo utilizzando“, ha dichiarato Cook. “Quindi sono sicuro che la qualità sarà molto alta. Ma direi che, in tutta onestà, non è ancora al 100%. Non affermerei mai che sia al 100%“.

Anche Apple Intelligence potrebbe soffrire di allucinazioni

Lunedì, durante la Worldwide Developers Conference, Apple ha presentato il suo nuovo sistema Apple Intelligence, che porterà le funzionalità AI su iPhone, iPad e Mac. Queste funzioni includono la generazione di risposte alle e-mail, la creazione di emoji personalizzate e il riassunto del testo. Tuttavia, come nel caso di altri modelli di intelligenza artificiale, esiste la possibilità di allucinazioni, come dimostrato da recenti incidenti piuttosto clamorosi.

Solo qualche settimana fa, infatti, l’AI Gemini di Google ha consigliato di utilizzare la colla per non far staccare il formaggio sulla pizza, senza considerare il bug di ChatGPT che ha generato risposte senza senso.

Integrazione con OpenAI e sviluppi futuri

Apple ha inoltre annunciato la collaborazione con OpenAI per integrare ChatGPT in Siri. L’assistente vocale si rivolgerà a ChatGPT quando riceverà una domanda più adatta al chatbot, ma chiederà il permesso dell’utente prima di farlo. Cook ha spiegato che Apple ha scelto OpenAI perché l’azienda è un “pioniere” della privacy e attualmente dispone del “modello migliore“.

Tuttavia, ha anche lasciato intendere che Apple potrebbe collaborare con altre aziende in futuro. Inoltre, il vicepresidente senior di Apple Craig Federighi ha suggerito che Apple potrebbe portare Google Gemini anche su iOS durante una sessione live del keynote di lunedì.

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Pubblicato il
11 giu 2024
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