È andato in scena ieri (ovviamente in forma virtuale) un meeting che ha riunito Tim Cook e il resto di Apple per fare il punto sulla situazione legata all’attuale crisi sanitaria e alle sue conseguenze sull’economia del gruppo: dal CEO giungono rassicurazioni per il futuro, anche in considerazione di quanto il business si è dimostrato solido nell’ultimo periodo, ma non è esclusa una riduzione del personale.
Se rimaniamo concentrati su ciò che sappiamo fare meglio, continuando a investire, se gestiamo il business in modo saggio prendendo decisioni in modo collaborativo, se ci prendiamo cura del nostro team e se il nostro team si prende cura del proprio lavoro, non vedo alcuna ragione per non essere ottimista.
Apple: “Business solido, usciremo dalla crisi”
Come dimostrato nei giorni scorsi con il lancio di iPhone SE, la mela morsicata non ha alcuna intenzione di rivedere la roadmap per la commercializzazione dei nuovi dispositivi. Anzi, rilancia, annunciando ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la propria posizione sul mercato.
Nel corso della riunione c’è stato anche l’intervento del COO Jeff Williams che ha sottolineato l’utilità di alcune funzioni integrate nei gadget del gruppo in un momento come questo che vede il monitoraggio dei parametri biometrici potenzialmente in grado di salvare vite. A tal proposito è stato reso noto come alcuni stati, Australia e Cina su tutti, stiano chiedendo alla mela morsicata di accelerare i tempi per il rollout della caratteristica che permette di sfruttare lo smartwatch per effettuare un elettrocardiogramma.
All’inizio di marzo l’azienda ha annunciato l’adozione del modello smart working per tutti i dipendenti sparsi nel mondo. Non è chiaro quando potranno rientrare negli ufficio. Al momento opportuno avverrà comunque adottando precauzioni come il controllo della temperatura corporea prima di accedere alle strutture e il distanziamento sociale.