Così come con le precedenti edizioni degli iPhone, anche con l’uscita dell’iPhone 13 era possibile sapere praticamente tutto sul melafonino prima ancora che la presentazione potesse avere luogo. Merito di una innumerevole serie di leak che, nei mesi, hanno composto il puzzle complessivo lasciando fuori copertura ben pochi dettagli sulle novità della nuova generazione di smartphone. Secondo Tim Cook, però, questa cosa non è più accettabile.
Tim Cook, leakers cercasi
Quello che lancia il CEO di Cupertino è un vero e proprio anatema contro le gole profonde del gruppo. Cook si esprime attraverso una mail ai propri dipendenti, nella quale ringrazia tutti per aver partecipato ad un meeting interno, ma dove approfitta dell’occasione per lanciare strali contro quanti lasciano dolosamente sfuggire all’esterno informazioni riservate che dovrebbero rimanere all’interno. Tim Cook spiega esplicitamente che sta per lanciare un vero e proprio inseguimento nei confronti di questi elementi e lascia intendere che già è in possesso di informazioni che consentono di dire che sono in pochi e che potranno essere identificati. A quel punto Cupertino non sarà più casa loro.
Apple ha necessità di tenere riservate le informazioni interne al gruppo e di poter meglio dominare l’innovazione interna, affinché la concorrenza possa giocare senza conoscere in anticipo le strategie altrui. Vedere però continue fughe di notizia sui media ha reso evidente la fragilità dei muri Apple, l’inconsistenza della riservatezza e la debolezza del segreto industriale che dovrebbe proteggere i futuri prodotti. Raramente Apple è riuscita a tenere davvero segrete le proprie novità ma ora, in vista di nuove linee di prodotto su cui Tim Cook intende scommettere in questa fase finale del proprio mandato, il CEO intende stringere le maglie e perseguire direttamente i leakers. E questo Tim Cook vuole che si sappia.