TIM, FiberCop e Open Fiber hanno sottoscritto un accordo per velocizzare la realizzazione delle infrastrutture di rete nelle aree bianche. La partnership consentirà di portare la fibra ottica ad almeno 500.000 unità immobiliari, in base al piano Banda ultralarga. Intanto TIM si occuperà anche di portare la connettività Wi-Fi nei Comuni italiani con l’aggiudicazione del bando per un importo di circa 4 milioni di euro.
FTTH nelle aree bianche con IM, FiberCop e Open Fiber
Sono definite bianche le aree in cui nessun operatore ha investito o investirà per la realizzazione di una rete in fibra ottica. Per queste aree è quindi richiesto l’intervento economico dello Stato, come avvenuto con il piano BUL del 2015. I tre bandi indetti da Infratel Italia sono stati assegnati a Open Fiber, ma gli obiettivi non sono stati ancora raggiunti (la società è stata anche sanzionata in diverse occasioni).
L’accordo prevede che Open Fiber acquisti da FiberCop il diritto d’uso (IRU) per infrastrutture aeree e collegamenti d’accesso alla casa del cliente per un controvalore complessivo superiore ai 200 milioni di euro. TIM si impegna invece a fornire la fibra ottica di Open Fiber ai propri clienti nelle aree bianche. Ciò consentirà di attivare su rete Open Fiber almeno 500.000 clienti con tecnologia FTTH (Fiber To The Home).
Grazie all’accordo, Open Fiber velocizzerà le fasi di costruzione della rete e di attivazione delle connessioni nelle aree bianche, utilizzando in maniera più efficiente le infrastrutture esistenti. Mario Rossetti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Open Fiber, ha dichiarato:
Siamo molto soddisfatti dell’intesa raggiunta che apre una nuova pagina di costruttiva collaborazione nell’interesse reciproco e del Paese. Si tratta, infatti, di un accordo reso ancora più significativo dall’attuale contesto caratterizzato da scarsità di manodopera e aumento dei prezzi delle materie prime: rendere gli investimenti più rapidi ed efficienti è non solo razionale ma anche necessario. In particolare, le aree bianche sono per noi il punto focale su cui si concentra l’attività dell’azienda, considerando i rilevanti impatti socio-economici che derivano dalla riduzione del digital divide nelle aree interne, attraverso la realizzazione del piano BUL.
Questo è invece il commento di Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM:
Sono orgoglioso per questo accordo, che rappresenta un ulteriore passo avanti nell’esecuzione della nostra strategia di valorizzazione degli asset. Grazie a questa operazione creiamo una nuova fonte di ricavi, generando valore per il Gruppo e i suoi azionisti. L’accordo rappresenta, inoltre, una risposta concreta all’esigenza di connettività di cittadini, imprese e Amministrazioni locali che fino ad oggi non hanno avuto accesso alle opportunità e ai benefici del digitale. Questa partnership dimostra, infine, quanto sia fondamentale avere un dialogo aperto e collaborativo con gli altri operatori, in un mercato sempre più competitivo e strategico per il Paese.