La rete unica sta per nascere e potrebbe essere un momento storico per il broadband italiano. Le voci si rincorrono e si avvitano attorno all’ombelico del 31 agosto, data centrale in questo percorso di avvicinamento alla nuova realtà. Lunedì, infatti, è previsto il cda di TIM che dovrebbe varare la nuova società FiberCop: questo passaggio avviene con il benestare dell’esecutivo, dal quale sarebbero giunte rassicurazioni circa i passi successivi.
Verso la rete unica
In mattinata il Governo avrebbe condiviso il percorso individuato con Cassa Depositi e Prestiti per arrivare alla costituzione della società che gestirà le infrastrutture della rete unica. All’incontro avrebbero partecipato, così come spiegato da Repubblica.it, “il presidente del consiglio Giuseppe Conte, i ministri Gualtieri, Patuanelli, Pisano, Bonafede, Franceschini e Speranza, con Andrea Orlando e Luigi Marattin“. La maggioranza al completo, insomma, avrebbe presidiato questo snodo centrale al quale TIM si sta preparando attraverso la costituzione della nuova società.
Dentro FiberCop confluirà anche Tiscali: un memorandum of understanding sarebbe già stato siglato con l’azienda di Renato Soru per garantire al gruppo una quota della nascente realtà. Altre eventuali partecipazioni saranno definite a stretto giro, poiché ormai il percorso è definito e la roadmap non potrà prevedere nuovi ritardi.
Così TIM riassume la situazione alla vigilia dell’atteso Consiglio di Amministrazione del 31 agosto:
Il 27 agosto abbiamo firmato un protocollo d’intesa con Tiscali per il coinvestimento attraverso FiberCop – il veicolo di nuova costituzione, in cui sono previsti il trasferimento della nostra rete secondaria, la partecipazione del fondo KKR Infrastructure, e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra TIM e Fastweb.
Il protocollo d’intesa segue il nostro recente Consiglio di Amministrazione (4 agosto) durante il quale erano stati valutati positivamente i contenuti del progetto di separazione della rete secondaria (incluso l’80% detenuta da TIM in Flash Fiber) e della partnership con KKR Infrastructure e Fastweb (FiberCop) presenti nell’offerta vincolante ricevuta da KKR Infrastructure.
L’offerta è pari a 1,8 miliardi di euro per l’acquisto da parte di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro), mentre Fastweb avrebbe il 4,5% del capitale di FiberCop a fronte del conferimento del 20% attualmente detenuto in Flash Fiber.
Giudizio positivo in tale occasione anche sull’accelerazione del progetto di Rete Unica, parteciperemo ai lavori che il Governo intende far partire a breve.
La strada sarebbe tracciata, insomma: la rete unica per la banda larga in Italia non era mai stata così vicina. Dopo anni di trattative e di passi indietro che hanno tenuto sotto sequestro le ambizioni italiane nella lotta al digital divide, ora sembra emergere una strategia condivisa che mette sulla stessa linea operatori, incumbent ed istituzioni.