TIM ha ottenuto la certificazione UNI/PdR125:2022, rilasciata dalla multinazionale RINA, che testimonia e ribadisce l’impegno dell’azienda finalizzato al superamento del gender gap e a sostegno della parità di genere. È una delle prime realtà italiane a riceverla. Si tratta di un passo in avanti importante, nel percorso che ha interessato, nell’ultimo periodo, anche il rinnovo dei consigli di Amministrazione delle società che fanno parte del gruppo, nei quali, oggi, la presenza di donne supera la soglia del 40%.
La certificazione UNI/PdR125 di RINA a TIM
L’annuncio risale a fine settembre. È giunto al termine di un processo di audit che ha coinvolto, in maniera trasversale, tutte le aree del business. Sono stati tenuti in considerazione indicatori di performance (KPI) e linee guida, per garantire che i cambiamenti attuati possano risultare sostenibili e durevoli.
Nel tempo, l’attenzione è stata riposta anche sull’annullamento delle differenze che, a lungo, hanno caratterizzato i compensi riconosciuti all’uno e all’altro sesso, a parità di ruoli e di attività svolte, senza dimenticare i progetti legati a formazione ed empowerment femminile. Alcuni di questi obiettivi sono, tra le altre cose, definiti come prioritari dal PNRR.
Il raggio d’azione delle iniziative messe in campo oltrepassa i confini nazionali, giungendo in paesi come il Brasile. Anche per questo, nel 2023, il gruppo si è confermato leader nei principali indici di riferimento, a partire dal Refinitiv Diversity&Inclusion Index.
Tornando al nostro territorio, l’impegno di TIM su questo fronte è testimoniato da una campagna avviata nei mesi scorsi, in collaborazione con la Nazionale femminile di calcio. Il nome scelto è già di per sé esplicativo per comprenderne la finalità: La parità non può aspettare. Nasce dalla consapevolezza che, parte del lavoro ancora da svolgere, sia inerente a fattori e ad aspetti culturali.
L’hashtag #LaParitàNonPuòAspettare è protagonista poi della 4Weeks4Inclusion 2023. La nuova edizione della maratona, dedicata all’inclusione e ideata dalla società stessa tre anni fa, oggi conta 400 partner tra imprese, università, associazioni ed enti non profit. L’intero programma è disponibile sul sito ufficiale.
A completare il quadro, l’attestazione UNI ISO 30415: 2021, Human Resource Management: Diversity and Inclusion.