In vista del lancio di FiberCop, previsto a marzo, TIM ha presentato l’offerta di coinvestimento per la realizzazione della rete di accesso secondaria in fibra ottica. La nuova infrastruttura raggiungerà 1.610 comuni nelle aree grigie e nere. Il piano è stato notificato ad AGCOM per la valutazione ai sensi del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.
FiberCop: FTTH per 13 milioni di abitazioni
FiberCop è la nuova società costituita da TIM (58%), KKR Infrastructure (37,5%) e Fastweb (4,5%) che sarà titolare delle infrastrutture passive della rete di accesso secondaria (rame e fibra), in seguito al trasferimento degli asset attualmente posseduti da TIM e Flash Fiber (80% TIM e 20% Fastweb).
In base al piano presentato da TIM verrà realizzata l’infrastruttura di rete che porterà la fibra ottica in 1.610 comuni con una copertura pari al 75-80%, corrispondente a circa 12,9 milioni di abitazioni. L’architettura di rete prevede soluzioni FTTH (Fiber To The Home), ovvero fino all’interno delle abitazioni. Nel caso in cui non risulti tecnicamente possibile realizzare collegamenti FTTH, il piano prevede soluzioni FTTB (Fiber To The Building), ovvero fino al palazzo. Il progetto verrà completato entro il 2025.
L’iniziativa di TIM si basa sul modello del coinvestimento aperto previsto dal Codice, quindi gli operatori interessati potranno aderire al progetto condividendo il rischio a lungo termine. TIM sottolinea che “l’adesione al progetto potrà avvenire anche negli anni successivi al 2021, a fronte di un corrispettivo determinato in modo da rispecchiare il fatto che i primi investitori accettano rischi maggiori e impegnano i loro capitali prima degli altri“.
Tutti i dettagli del piano, insieme ai dati sulla copertura per ogni comune e l’anno di completamento dei lavori, sono disponibili sul sito wholesale di TIM.